È finita sui banchi della politica la vicenda della crisi Continental, multinazionale tedesca con sede anche a Pisa dove occupa un migliaio di lavoratori. Unanime la richiesta di mantenere i livelli occupazionali e l'intervento delle istituzioni.
Diritti in Comune: "No agli esuberi, si alla riconversione. Gli enti locali si attivino subito"
La Continental, multinazionale tedesca che a Pisa impiega un migliaio di persone, ha emanato l'altro ieri un comunicato sulle strategie aziendali per i prossimi 10 anni. Per via del rallentamento del settore auto unito al passaggio dal motore endotermico al motore elettrico, l’azienda si troverà ad attuare entro i prossimi 10 anni una ristrutturazione che riguarderà circa 20.000 dipendenti sugli attuali 240.000 che impiega in tutto il mondo, di cui 5.000 in Germania.
I lavoratori pisani, dislocati nei due stabilimenti di S.Piero a Grado e Fauglia, producono iniettori per i motori a benzina, prodotto che la Continental ha in previsione di dismettere tra il 2023 e il 2028, lasciando sul campo 500 posti di lavoro e prevedendo per gli altri “un trasferimento in aree funzionali simili”.
La riorganizzazione si respirava già negli stabilimenti pisani, viste le previsioni degli ordinativi in calo.
L’azienda dichiara che incentrerà le attività “sulle principali aree di crescita (guida autonoma, connettività, servizi per la mobilità, pneumatici, ricambi e motori elettrici)”.
Adesso bisognerà lavorare per avere garanzie circa la riconversione della produzione e quindi salvaguardare tutti i posti di lavoro.
Noi condividiamo le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, che si stanno trovando ad affrontare l’incertezza per il futuro. Ci mettiamo a disposizione loro e dei soggetti sindacali, e ci impegniamo a sollecitare le istituzioni locali, Comune e Regione, affinché portino Continental a rivedere la previsione di riduzione della forza lavoro sul nostro territorio e ad attuare una riconversione innovativa e all’avanguardia, con la più ampia partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, visto anche l'impegno ad un "ampliamento del personale in ambito informatico e nelle divisioni individuate come prioritarie per il futuro". C’è tutto quanto necessario: lavoratrici e lavoratori con competenze che garantiscono elevati standard di qualità e tre Università fucine di avanzati settori di ricerca scientifico-tecnologica-ambientale.
Galletti (M5S): “Fondamentale il mantenimento dei livelli occupazionali”
“Siamo profondamente preoccupati per le possibili ripercussioni che il nuovo piano per la riduzione dei costi presentato dalla multinazionale Continental potrebbe avere sul destino di 500 lavoratori nel Pisano”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 stelle, Irene Galletti. “Da tempo seguivamo con attenzione la vicenda, grazie al prezioso contributo di operai e sindacalisti. Il mantenimento dei livelli occupazionali – spiega – è un nodo essenziale che deve essere incluso nelle strategie imprenditoriali della Continental”. Galletti ricorda che il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli proprio in questi giorni ha annunciato la convocazione di un tavolo ministeriale dedicato al comparto auto: “Ovviamente – prosegue Galletti – l’iniziativa coinvolge tutto il settore dell’automotive e rappresenta, dunque, un primo importante segnale della grossa attenzione che questo governo ha deciso di convogliare su questo prezioso settore. Da parte nostra, riguardo la vicenda Continental, presenteremo un atto ad hoc in Regione, così che prosegua e si intensifichi il monitoraggio della situazione. Cercheremo, inoltre, di favorire e seguire in modo costante un positivo collegamento tra il ministero, i vertici regionali, l’azienda e le rappresentanze sindacali, in modo da rendere un servizio utile ai lavoratori coinvolti e a tutto il territorio pisano”.
Marchetti (FI) in Regione: "Tutelare l’occupazione. a rischio tessuto sociale"
«Va da sé: se in un’area come quella pisana tra Fauglia e San Piero a Grado vado a cancellare 500 posti di lavoro e a trasferire 440 persone, ovvero plausibilmente famiglie, io di fatto vado a disgregare non solo il tessuto produttivo, ma anche quello prettamente sociale dell’intero territorio. Se questa realtà di fatto può essere percepita come distante dalla multinazionale tedesca Continental che ha annunciato una riorganizzazione tanto impattante, essa deve essere invece evidenziata da chi governa sul territorio. Per questo ho già presentato una mozione che impegni la Regione a istituire tempestivamente un tavolo con tutte le parti, così da scongiurare lacerazioni che sarebbero irrimediabili»: a dare notizia dell’iniziativa regionale sulla vertenza Continental è il Capogruppo di Forza Italia nell’Assemblea toscana Maurizio Marchetti, preoccupato per gli scenari di prospettiva derivanti dal piano di contenimento della spesa avanzato dal gruppo tedesco che a Fauglia e a San Piero a Grado, in provincia di Pisa, ha due stabilimenti adesso a rischio.
Le due realtà produttive, scrive Marchetti nella sua mozione regionale, sono dedicate «alla produzione di componenti idrauliche per motori a iniezione e occupano complessivamente 940 persone tra cui circa 100 ingegneri ad alta specializzazione nel centro di ricerca mondiale sugli iniettori collocato a Fauglia». «Nell’autunno 2018 – ricostruisce ancora il Capogruppo di Forza Italia – l’azienda aveva avviato un piano di riorganizzazione che lasciava paventare l’esclusione delle due realtà produttive di area pisana dal ramo di sviluppo di motori ibridi ed elettrici, ovvero quello a maggior proiezione sul futuro e su cui si indirizza la gran parte degli investimenti dell’azienda e di tutto il settore auto motive. L’infausta prospettiva pare purtroppo essersi concretizzata con l’annuncio, da parte dei vertici del gruppo tedesco, di un taglio complessivo ai costi di produzione pari a 500 milioni di euro nei prossimi 10 anni».
«La ricaduta per gli stabilimenti di Fauglia e San Piero a Grado – si sottolinea nell’atto – consisterebbe nella perdita di 500 posti di lavoro e nell’ipotesi di trasferimento in aree funzionali simili per gli altri 440 addetti. Appare di tutta evidenza come un simile scenario, qualora dovesse concretizzarsi, implicherebbe una ferita difficilmente sanabile al tessuto produttivo, occupazionale e anche sociale dell’intera area». Per questo motivo Marchetti ritiene «indispensabile che la Regione si attivi fin da subito ad ogni livello per scongiurare la paventata perdita e dislocazione di posti di lavoro e di capacità produttiva» presso quegli stabilimenti Continental, e impegna la giunta toscana «ad attivarsi con immediatezza, fin da subito e valutando anche la possibilità di convocare tavoli di confronto con azienda, lavoratori e istituzioni sulla vertenza Continental che coinvolge gli stabilimenti di Fauglia e San Piero a Grado (PI) con l’obiettivo di assicurare la tenuta occupazionale e le due realtà produttive nella loro interezza ed integrità, valorizzando semmai anche il centro di ricerca mondiale sugli iniettori collocato all’interno del polo di Fauglia» nonché «a riferire sugli sviluppi della vertenza e sulle azioni di merito via via intraprese».
Ziello (Lega): "Governo intervenga per scongiurare crisi"
"Una crisi occupazionale alla Continental sarebbe un colpo durissimo per il territorio pisano. Occorre assolutamente scongiurare questo pericolo. Il piano di ristrutturazione aziendale presentato dalla multinazionale comporterà nei prossimi anni un esubero di quasi 500 lavoratori negli stabilimenti pisani di San Piero a Grado e Fauglia. Insomma, una vera e propria catastrofe. Per questo ho presentato un'interrogazione al Ministro del Lavoro affinché assuma subito tutte le iniziative istituzionali del caso". Così il deputato pisano della Lega, Edoardo Ziello.
"Serve un’azione di moral suasion - sottolinea Ziello - per far capire al colosso tedesco dell’automotive che per potenziare il processo di conversione delle componentistiche per le automobili potrebbe creare collaborazioni preziose con le nostre eccellenze scientifiche territoriali quali l’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna. Sarebbe una prospettiva funzionale al rilancio, alla stabilizzazione e alla valorizzazione degli stabilimenti produttivi pisani".
Mazzeo e Lenzi (sindaco Fauglia): "Tavolo in Regione subito"
"Chiederemo immediatamente al presidente Rossi che venga convocato un tavolo in Regione per monitorare la situazione ed avviare un confronto con l'azienda anche a livello istituzionale. Noi, come abbiamo detto sempre, abbiamo l'ossessione per il lavoro e non staremo a guardare di fronte a una situazione che potrebbe aere gravissime ripercussioni sociali sul territorio. A maggior ragione adesso che, proprio come Regione, stiamo definendo una legge attraverso cui sostenere le imprese sia finanziando gli investimenti in industria 4.0 sia la formazione per riallocare il personale verso le nuove tecnologie".
Così il consigliere regionale Antonio Mazzeo interviene in merito all'annuncio di 490 esuberi da parte di Continental in provincia di Pisa entro il 2028.
"Per l'importanza che riveste questa azienda andranno attivati subito tutti i tavoli necessari sia a livello regionale sia a livello nazionale - aggiunge Alberto Lenzi, sindaco di Fauglia - E' fondamentale che si definisca un percorso che permetta sia di garantire un futuro allo stabilimento produttivo sia, coinvolgendo oltre alle istituzioni anche l'Università di Pisa, la possibilità per i lavoratori di una loro riconversione verso l'elettrico. Su questo terreno noi faremo appieno la nostra parte e confidiamo che tutti i soggetti chiamati a sedere intorno a quei tavoli faranno altrettanto".
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