“Purtroppo siamo alle prese con un’altra delle innumerevoli crisi aziendali che coinvolgono la provincia di Siena e il territorio della Val d'Elsa, quella della Lineatre srl di Poggibonsi” - annuncia la FILLEA CGIL di Siena.
“Nel settembre 2016 - spiega l’organizzazione sindacale - l’impresa ha proceduto al trasferimento mediante affitto d'azienda dell'intera attività produttiva e commerciale concernente la costruzione dei mobili alla Lineatre1, con l'assorbimento dell'intero organico dipendente. Nel gennaio 2019 è stata messa in liquidazione la Lineatre srl e successivamente la Curatrice nominata per il fallimento ha proceduto il 26 marzo 2019 alla risoluzione anticipata del contratto di affitto d'azienda con effetto dal 30 settembre 2019, con conseguente licenziamento dei dipendenti”.
“Nonostante ci sia stato il tentativo da parte della Lineatre1 di acquisto della cedente, - prosegue la FILLEA CGIL - le varie trattative non hanno trovato soluzione, anche per una gestione della procedura secondo noi discutibile. In più occasioni abbiamo espresso le nostre perplessità in merito, chiedendo in ultimo il 6 settembre scorso un incontro al Giudice delegato con tutte le parti interessate alla vertenza, per raggiungere una soluzione finalizzata alla salvaguardia dei posti di lavoro e alla sopravvivenza di un'azienda storica del territorio”.
“Purtroppo tale richiesta non ha sortito gli effetti sperati - sottolinea il sindacato - se non la conferma che il 30 settembre, a fronte della già citata risoluzione, i lavoratori interessati torneranno in forza alla Lineatre srl che procederà al loro licenziamento con effetto immediato. Nonostante la volontà della Lineatre1 di voler continuare l'attività riassumendo tutto il personale, visti anche gli ordinativi e le commesse già in programma, esistono purtroppo delle problematiche logistico-lavorative e burocratiche per il proseguo della produzione”.
“Il personale, che ha sempre dimostrato attaccamento al lavoro e serietà, - conclude la FILLEA CGIL - ha già concesso troppo anche in termini di salario. Oggi i lavoratori non sono più disponibili a pagare un prezzo troppo alto a fronte dei sacrifici fatti, quindi nella giornata di lunedì 30 settembre saranno in presidio di fronte ai locali aziendali”.
Fonte: CGIL Siena
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