Autopalio, sindaci furiosi: "Silenzio di Anas assordante"

“Nonostante i peggioramenti, legati al traffico e allo slittamento dei tempi, ancora nessuna notizia da Anas”. Il sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli, alla guida del coordinamento per la protesta Autopalio, in rappresentanza degli otto comuni fiorentini e senesi interessati dalle problematiche del raccordo autostradale Firenze-Siena, torna ad alzare la voce contro la società che gestisce le reti autostradali italiane per i disagi e le criticità che ormai da quasi due anni imperversano sulla principale arteria di collegamento tra Firenze e Siena.

“Ci eravamo lasciati a metà luglio – dichiara il sindaco - con il proposito di convocare un nuovo tavolo a settembre per conoscere esattamente il cronoprogramma che prevedeva la riapertura dei lavori a ottobre, secondo quanto annunciato in quell’occasione, quanti e quali investimenti sono programmati e le risorse che Anas ha destinato o stanzierà a tutta la Firenze Siena. Il dato che invece corre sotto gli occhi di tutti, cittadini e turisti che in questo periodo dell’anno affollano le nostre strade, per le iniziative dedicate alla cultura del vino e alla vendemmia, è un cantiere fittizio. Un’opera pubblica abbandonata a se stessa che con l’andare del tempo, rischia di portare il tratto della Firenze - Siena e la struttura stessa del viadotto Falciani ad un irreversibile processo di degrado”. A condurre la protesta sono i Comuni di Barberino Tavarnelle, Colle Val d'Elsa, Greve in Chianti, Impruneta, Monteriggioni, Poggibonsi, San Casciano Val di Pesa, San Gimignano.

Nessun movimento per riavviare l’intervento di riqualificazione e manutenzione straordinaria che da quasi due anni fa ha congelato l’Autopalio in uno stato di totale immobilismo. Ad oggi i comuni non hanno ricevuto alcuna convocazione e sono ancora in attesa di ricevere notizie. “Il silenzio di questa sorta di bluff tutto italiano è diventato assordante, siamo studi di aspettare mentre i nostri cittadini, i nostri studenti, i nostri lavoratori, i nostri pendolari rischiano la vita per le condizioni di scarsa sicurezza della viabilità che resta l’arteria di collegamento principale tre Firenze e Siena. Nei mesi scorsi, di caldo e lavoro soprattutto per le aziende, di viaggi e vacanza per le migliaia di visitatori che hanno scelto il Chianti e la Valdelsa come loro meta di relax, ne hanno fatto le spese le nostre comunità. Code chilometriche che facevano salire la rabbia anche agli automobilisti più cauti, ingorghi nelle ore di punta, incidenti. Chiediamo ad Anas per l’ennesima volta di darci ascolto. Sono pronte lettere indirizzate al governo, al Ministero e al Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella con le quali richiediamo un intervento urgente per la ripresa dei lavori, la cui causa ancora oggi è a noi sconosciuta, e l’avvio di una soluzione a questa annosa questione”.

Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino

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