Truffa e bancarotta nel Fiorentino, presunta associazione a delinquere: tre arresti

Foto gonews.it

Una associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla bancarotta fraudolenta, conseguente alla distrazione di denaro e beni che hanno portato al fallimento di una società corporativa con 8.4 milioni di euro di passivo accertato. Questo è il risultato di un'indagine coordinata dalla procura di Firenze e condotta da guardia di finanza e carabinieri che ha portato all'arresto di tre persone.

Un 62enne di Firenze è risultato la figura centrale delle indagini ed è stato destinatario pure di una misura di prevenzione patrimoniale. Gli altri due in manette sono di Firenze e Prato. Si contano anche cinque denunce.

Il 62enne, con alle spalle più condanne penali e ben ventisette anni di carcere, sarebbe stato l'amministratore di fatto di una società cooperativa che acquistava beni e servizi (come auto o polizze assicurative o ingenti quantità di prodotti alimentari) con assegni bancari scoperti, grazie a conti correnti 'di comodo', aperti appositamente per ottenere i carnet di assegni. Per farlo, il 62enne si sarebbe avvalso della complicità dei cinque denunciati e degli altri due arrestati.

Le indagini sono partite da accertamenti patrimoniali sul 62enne, che avrebbe avuto la disponibilità di un patrimonio non compatibile con i redditi dichiarati. L'inchiesta ha anche portato al sequestro di due società con sede a Firenze e attive nel settore di bar e ristoranti, uno dei quali ad Altopascio con magazzino a Larciano.

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