I carabinieri forestali hanno scoperto un centinaio di cassonetti in disuso ammassati e smontati in una strada pubblica, in località Pianvallico nel comune di Scarperia, in attesa di essere conferiti negli appositi impianti. Per questo motivo è stato denunciato il locale rappresentante di Alia, la società che gestisce i servizi ambientali. L'area dove erano stati stoccati i rifiuti, 108 cassonetti di materiale metallico già smontati e 90 telai metallici di supporto cassonetti, è stata sequestrata.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri forestali di Borgo San Lorenzo, i cassonetti, ritirati nei mesi scorsi da Alia spa per il passaggio alla raccolta 'porta a porta', erano stati depositati in una strada senza sfondo e qui sottoposti al trattamento propedeutico allo smaltimento e al recupero, prima di essere inviati in un apposito impianto. L'area, riferiscono sempre i forestali, non era delimitata né da barriere né da segnali stradali che impedissero il libero accesso, e inoltre non vi erano cartelli per indicare la presenza di un cantiere. I carabinieri sono poi tornati nella strada in un secondo momento, trovando gli operai che stavano caricando i cassonetti metallici, già schiacciati per ridurne il volume, su alcuni autocarri. I conducenti dei mezzi hanno spiegato che stavano caricando i rifiuti prodotti da Alia e che li avrebbero conferiti in un impianto a Siena, come rifiuti di ferro a acciaio. "Veniva contattato un referente legale di Alia - si spiega in un comunicato dei forestali - il quale riferiva che l'attività posta in essere non richiedeva nessun tipo di autorizzazione ai sensi del testo unico ambientale, ritenendo dunque l'attività di riduzione volumetrica consentita". "I militari - prosegue la nota - hanno invece ritenuto che fosse posta in essere un'attività di gestione di rifiuti speciali non pericolosi, su viabilità pubblica".
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