Castelfiorentino risponde presente all'appuntamento col suo campione Alberto Bettiol. Si è tenuta una grande e partecipata serata al Teatro Del Popolo assieme alla popolazione castellana (e non) ma prima il ciclista ha incontrato la stampa nel loggione e ha parlato del suo passato, del presente e del suo futuro sulle due ruote. Giro delle Fiandre, mondiale, Giro d'Italia e altro ancora per Bettiol.
Logicamente la vittoria in Belgio ha tenuto banco, sia sul palco col sindaco Alessio Falorni e Irene Puccioni, sia nell'incontro nel loggione. "Sapevo che avrei fatto una bella gara quel giorno, ma non credevo di vincere. Quando sono scattato avevo gamba ma non pensavo al successo, è venuto troppo bene, è stato perfetto. Ho scelto il momento giusto ho colto l'attimo. Ho avuto fortuna ma non è stata una vittoria solo mia" ha detto l'atleta classe 1993.
Mille messaggi hanno inondato la casella di Bettiol dopo il Fiandre e il castellano non ne ha lasciato indietro nessuno, contrariamente a quanto fatto con gli avversari: "Mi ha fatto piacere l'affetto di tutti, ho provato grande emozione per il messaggio del mio idolo e ex compagno Fabian Cancellara. Questa ondata mi ha aiutato a capire cosa avevo fatto. Ora mi fermano per foto e autografi e non mi nego a nessuno".
Bettiol non sarà al Giro ma all'estero per allenarsi, anche se la carovana rosa avrà proprio Castelfiorentino tra le sue scenografie: "Il Tour sarà il mio grande obiettivo di squadra, poi il Mondiale che ho già 'assaggiato', il tracciato mi piace molto. So che ora c'è pressione intorno al mio nome ma vivo tutto come uno stimolo. Se ho vinto il Fiandre posso vincere tutto. Deve essere un punto di partenza".
Alessio Falorni trasuda orgoglio per il suo compaesano: "Ha vinto uno di noi. Stiamo vivendo l'epoca di un campione, forse dello sportivo castellano più importante. È come avere Maradona ma nella quotidianità". Falorni ha poi raccontato un divertente aneddoto sulla vittoria di Bettiol: "Ero a un evento in centro e mi è arrivato un sms con scritto 'Oh si sta vincendo il Fiandre'. Mi sono infilato in un bar, ho esultato all'arrivo e poi in piazza ho dato l'annuncio della vittoria dal megafono dei vigili del fuoco".
Gianmarco Lotti
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