Nei prossimi giorni Franco Arnaboldi dovrà lasciare la sua abitazione a Cecina a seguito dell'esecuzione di un ordine di sfratto a seguito di una vicenda giudiziaria riguardante l'esproprio di alcuni suoi terreni per consentire la costruzione del nuovo tracciato della 'superstrada'. A suo favore è intervenuto il sindaco Samuele Lippi che ha inviato una lettera al questore e al prefetto di Livorno, ai ministri della Giustizia e dell'Interno, al presidente del Consiglio e all'Anas:
"L'esecuzione dello sfratto non è altro che l'ultimo atto di una vicenda giudiziaria che lo ha visto protagonista per molti anni, fino a divenire 'vittima' di quella stessa giustizia a cui si era rivolto per essere difeso e tutelato. Arnaboldi voleva dedicarsi all'agricoltura, far crescere l'azienda che aveva acquistato con i sacrifici di una vita. Da un giorno all'altro, però, si è visto portare via tutto ciò che aveva. Per consentire la costruzione del nuovo tracciato della 'superstrada', Anas (più precisamente la società esecutrice dei lavori per conto di Anas stessa) ha occupato parte dei terreni, tagliando di fatto in due la proprietà, con evidenti ripercussioni sulla produttività della stessa [...] Il signor Arnaboldi ha impugnato l'espropriazione, rivelatasi oltretutto illegittima in quanto mancava il decreto di esproprio. Ha presentato ricorso al progetto. Ed ha sempre vinto, in ogni grado di giudizio, tanto che gli è stato riconosciuto in via definitiva un diritto al risarcimento di circa 500.000 euro oltre interessi, che la società che operava per conto di Anas avrebbe dovuto corrispondergli. Tuttavia i costi sostenuti per veder riconosciuta la legittimità delle sue ragioni, sono stati troppo alti, al punto di perdere tutto, anche la casa in cui vive, a causa dell'esecuzione della procedura avviata perché non aveva pagato le spese di giustizia. Come sindaco del Comune di Cecina, vi chiedo di valutare la possibilità di intraprendere ogni iniziativa utile per dare nuova speranza e fiducia nelle istituzioni al signor Arnaboldi, consentendogli al momento, laddove possibile, di rimanere nella propria abitazione, salvo poi individuare una diversa soluzione alloggiativa per dar corso all'esecuzione dell'ordine di sfratto".
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