Via Palazzuolo, il progetto dell'istituto Galilei a Firenze

“Arte come esperienza” è un'espressione del filosofo e pedagogista John Dewey, un maestro del pensiero novecentesco, per il quale “se noi insegniamo agli studenti di oggi come insegnavamo a quelli di ieri, li derubiamo del loro domani”. Un nuovo modo di insegnare, dunque, si impone. Un modo in cui l'esperienza giochi un ruolo di primo piano. Ma esperienza di cosa? “Firenze culla del Rinascimento” è, per certi versi, un luogo comune, tanto da risuonare ormai come una stanca giaculatoria.
Che Firenze custodisca tesori senza paragone è noto al mondo intero. Ma gli scrigni vanno aperti con le giuste chiavi. Le culle, poi, "ci sono per accogliere vite sempre nuove e diverse. Le culle vuote suscitano sconforto e stringono i cuori".
Per questo, il Comune di Firenze e la Città Metropolitana scelgono generalmente di sostenere iniziative che aprano scrigni e restituiscano respiro alle culle cittadine, intese come contesti vitali in cui maturano, a volte anche con fatica e tensioni, realtà nuove e vive, seminali di sviluppi. Infatti, in sintonia con l'Europa che ha creduto nel complessivo progetto ""L'arte come esperienza, hanno avuto la sensibilità di sostenere un'iniziativa di formazione promossa dall'Isis “Galilei” di Firenze (Istituto Tecnico Economico e Liceo delle Scienze umane), intitolata "Via Palazzuolo, strada di arte e di migrazioni", che di quel progetto europeo fa parte.
Da Firenze all'Europa, dunque. O dall'Europa a Firenze. Come sempre è stato. E' difficile non percepire una certa diffidenza di molti italiani verso le istituzioni europee. Ma quando si parla di Europa non sempre sono solo in gioco la misura delle zucchine o la vivacità del rosso delle fragole.
Per esempio, l'Europa che piace agli italiani e ai fiorentini - non quella avvertita dalla pubblica opinione come troppo lontana e perfino ostile - è stata sensibile e generosa e, dopo una severa selezione, ha finanziato, con i fondi cosiddetti Pon-Fse, il progetto più ampio nel quale si iscrivono le diverse iniziative di una scuola secondaria cittadina in continua crescita di iscritti, l'ISIS “Galileo Galilei”, che insiste nel Quartiere 4: L'arte come esperienza-Asse I-(FSE)-Istruzione-Fondo Sociale Europeo Obiettivo specifico-10.2-"Miglioramento delle competenze chiave degli allievi". Azione 10.2.5-"Azioni volte allo sviluppo delle competenze trasversali”. Un'enigmatica formula burocratica, a prima vista.
Ma cosa nascondono le formule della burocrazia europea? A volte, proprio quel nuovo modo di insegnare attraverso l'esperienza, di cui parla John Dewey. Come l'esperienza delle espressioni artistiche straordinarie - e non sempre abbastanza note - accolte in via Palazzuolo, uno dei cuori pulsanti di Firenze. Un cuore antico e nuovo insieme, anche se a volte un po' affaticato. Ma anche l'esperienza delle persone che sempre di nuovo danno vita a quelle espressioni artistiche e culturali, facendone la loro casa, intesa come luogo di umanità e inclusione, culla di nuovi modi di convivenza, di relazione e di crescita.
Il tesoro di arte, di differenza e di umanità di via Palazzuolo potrà essere riscoperto, ancora una volta, martedì 30 aprile, dalle 14.30 alle 23.30, grazie ai tour d'arte, alle rappresentazioni artistiche e teatrali, alla mostra e al concorso fotografici, ai quali hanno lavorato, con dedizione, studio, fatica e impegno gli studenti del “Galilei”.

Fonte: Città Metropolitana di Firenze - ufficio stampa

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