I sogni dei ragazzi di San Casciano entrano negli strumenti urbanistici del Comune

La visione di città ideale coltivata dagli studenti della scuola secondaria di primo grado Ippolito Nievo entra ufficialmente nei contenuti e negli obiettivi del Piano operativo di San Casciano, adottato alcuni giorni fa dal Consiglio comunale.

Sono i ragazzi, protagonisti attivi del loro futuro, a mettere in campo un’idea di San Casciano che immagina e proietta il territorio in una dimensione contemporanea, tesa ad avvicinare i giovani agli spazi pubblici e a rendere vivi e attraenti luoghi del passato, strade e aree commerciali del paese.

I progetti selezionati e inseriti nelle previsioni urbanistica del Comune sono firmati dagli allievi delle classi II e III E dell’Ippolito Nievo di San Casciano per il miglioramento, in termini di decoro urbano e vivibilità, di alcune zone del capoluogo. La prima proposta consiste nella valorizzazione, nel recupero e nella messa in sicurezza di un’area dismessa, situata lungo viale Giovanni Pascoli, considerata dagli studenti "buia e triste" per le condizioni di abbandono nelle quali si trova e la presenza di quattro pilastri in cemento armato.

Tra i sogni dei ragazzi, accolti nella programmazione territoriale dello strumento urbanistico, c'è un ampio piano di riqualificazione che potrebbe realizzarsi attraverso la creazione di un punto di aggregazione, un luogo di incontro con un bar in uno spazio aperto e fruibile da tutti soprattutto dai giovani che valorizzi anche il tratto di mura che si affaccia su quell'area. Il secondo progetto delinea una ‘San Casciano che vorrei’ in chiave artistica caratterizzato da una grande murales dipinto sugli edifici, abitazioni e negozi, disposti sul lato destro di via Cassia, in corrispondenza di piazza Zannoni all'ingresso del paese. L'idea è quella di incrementare l'appeal di un frequentatissimo punto di accesso al centro storico del comune.

Agli occhi di turisti e cittadini San Casciano apparirebbe in una veste colorata, memore del passato, ispirata alla storia della tramvia del Chianti e all'epoca in cui, dal 1980 al 1935, era attiva proprio in quel la stazione ferroviaria per il passaggio della tramvia. La presentazione dei progetti è stata al centro di una iniziativa, organizzata in collaborazione con l'Istituto comprensivo Il Principe e il dirigente scolastico Marco Poli, nell'ambito del percorso partecipativo Come i bambini vedono San Casciano, promosso dagli assessori all'Urbanistica e alla Pubblica Istruzione del Comune di San Casciano. Per il preside Marco Poli "la scuola è un importante anello di collegamento che unisce istituzioni e cittadinanza, è un luogo di formazione al bello, al benessere psicofisico della persona, al rispetto dell'altro e del patrimonio territoriale".

 

Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino

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