Facevano prostituire la figlia 13enne in cambio di regali, genitori indagati

In cambio di regali e ricariche del telefono, facevano prostituire la figlia 13enne. È successo in provincia di Pisa e la vicenda ha portato all'imputazione per violenza sessuale su minore di 14 anni per i genitori della ragazzina e due uomini; i genitori sono anche imputati di induzione alla prostituzione minorile.

I fatti risalirebbero al 2013, ma sarebbero emersi all'attenzione degli inquirenti solo dal 2015. In quel caso uno degli uomini che abusarono della piccola avvisò i carabinieri con una telefonata anonima. L'uomo era un sessantenne del Pisano, che accusò l'altro 'compare' di abusi. In seguito le indagini hanno permesso di accertare che gli abusi avvenivano anche da parte del sessantenne.

Il tutto succedeva con il consenso dei genitori della minore. Sempre dalle ricostruzioni emergerebbe che uno degli imputati  risiede nel Nord Italia e aveva conosciuto la famiglia chattando su Fb con la madre della ragazzina. La giovane, nel 2015, venne affidata dal tribunale dei minori a una struttura protetta. Adesso è maggiorenne e vive da dei parenti.

Nella mattina di oggi, giovedì 18 aprile, si è aperta a Firenze l'udienza preliminare  davanti al giudice Gianluca Mancuso a cui il pm ha chiesto il  rinvio a giudizio dei quattro imputati. I difensori hanno chiesto al giudice ulteriori approfondimenti, dunque l'udienza preliminare è stata sospesa e rinviata.

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