«Col Cup fai-da-te per i toscani solita sanità pacco-piatto: pagano le tasse, poi però il servizio devono assicurarselo da soli. E la sinistra di governo regionale lo chiama un successo!» La considerazione arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, che così commenta l’attivazione della nuova procedura di prenotazione di alcune prestazioni sanitarie direttamente da parte del cittadino tramite computer o smartphone attivata al momento solo nelle zone di Massa Carrara, Lucca, Viareggio, Livorno e Grosseto col proposito di estensione all’intero territorio regionale.
«Rossi e Saccardi giubilano per aver scaricato l’onere della prenotazione sugli utenti, o almeno sulla parte di loro che ha la necessaria cultura digitale. Ma questo non è un successo. Casomai potrà rappresentare un’alternativa. Di certo è l’ammissione di non essere all’altezza di fornire al cittadino utente e contribuente un servizio commisurato al bisogno», stronca Marchetti.
«In buona sostanza – ironizza – la nuova procedura di Cup-fai-da-te segue il principio del noto marchio svedese di mobili che li vende non montati, inscatolati nel celebre pacco-piatto con un pleonasmo inquietante di brugole e viti di cui avanza sempre qualcosa. Solo che in quel caso, per chi si improvvisa falegname o tappezziere, consegue un costo inferiore dei mobili. Per la sanità toscana invece il cittadino paga le solite tasse, anzi in Toscana – ricorda Marchetti – paga uno dei ticket tra i più alti d’Italia a cui solo da due settimane è stata sottratta la stangatina sulla digitalizzazione con 10 euro a referto per i primi 3 referti l’anno, e oltretutto deve anche fare self service. Sbrigandosi, poi, per di più: infatti se non perfeziona la procedura entro 15 minuti perde la prenotazione opzionata e deve ricominciare da capo».
Marchetti insomma non boccia certo la nuova opportunità, ma sulla narrazione… «Come al solito la sinistra di governo regionale non è in grado di fornire ai toscani servizi allineati alle necessità e ai livelli di contribuzione richiesti al cittadino – è l’osservazione del Capogruppo di Forza Italia – e allora si inventa nuovi modi per scaricare il barile della propria insufficienza vendendo come una conquista il fai-da-te. Al cittadino tocca pagare e non ottenere il proprio diritto a un sistema salute efficiente, efficace e rispondente alla domanda di assistenza e cura che è in crescita. E i tempi d’attesa? Quelli no, restano i soliti».
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