Turismo, mezzi turistici interdetti a Firenze: le disposizioni della giunta

Arriva una regolamentazione dei mezzi con finalità turistica. Sono classificati in tre tipi: mezzi atipici, ovvero le navette turistiche, che potranno d’ora in poi circolare solo nel parco delle Cascine e fino a un massimo di quattro, in modo da promuovere questo bellissimo luogo e offrire un’ulteriore modalità di spostamento all’interno del parco stesso; i risciò, che potranno circolare fino a un massimo di 12 mezzi dentro l’area Unesco, ma non nelle piazze principali se non dopo le 20; i mezzi elettrici con finalità turistica, che potranno circolare solo nella fascia più esterna al cuore del centro Unesco e fino a un massimo di otto mezzi. Secondo l’assessore al Turismo Cecilia Del Re, si tratta di mezzi tutti sostenibili, perché elettrici o a pedali, ma senza una regolamentazione ad hoc si sarebbe corso il rischio di vedere il centro storico invaso da questi mezzi, che sfruttano il libero accesso loro consentito in ztl per svolgere qui la propria attività economica.

Per l’assegnazione delle concessioni, della durata di tre anni, sarà pubblicato un avviso pubblico. Si tratta di una sperimentazione che avrà durata triennale, dopodiché valuteremo sarà valutato l’andamento del servizio. Secondo l’assessore al Turismo, l’obiettivo è quello di delocalizzare i flussi turistici e tutelare il centro storico. Due anni fa circolavano nel centro storico 67 risciò: l’Amministrazione ha quindi annullato le Scia per i mezzi che si erano messi in strada come Ncc, per poi richiedere all’allora ministro Dario Franceschini una norma che desse ai Comuni la possibilità di regolamentare la materia; a seguito di tale norma, è stata siglata un’intesa con la Regione Toscana, approvato un articolo ad hoc nel regolamento Unesco, e quindi approvato un accordo con la Sovrintendenza per arrivare a utilizzare questi mezzi in chiave strategica contemperando diversi interessi: tutela del centro storico, valorizzazione di altri luoghi della città, ma anche autorizzazione in numero limitato di mezzi che possono rappresentare, oltre a nuovi posti di lavoro, un servizio per turisti più anziani o diversamente abili rendendo così la città più accessibile a tutti.

All’interno del parco delle Cascine è prevista anche la possibilità di un servizio noleggio bici con finalità di accompagnamento alla conoscenza del parco, per il quale sarà pubblicato apposito bando.

Tra i criteri per l’assegnazione delle concessioni (oltre ai requisiti previsti dalla legge per il trasporto persone): il titolo di accompagnatore turistico e la conoscenza di almeno una lingua straniera; l’indicazione di itinerari che mirino a valorizzare i siti fiorentini meno noti; la qualità estetica del mezzo; l’eventuale esperienza maturata.

Nel dettaglio, si vieta nell'area Unesco l’accesso e la circolazione a tre categorie di mezzi. Prima categoria: i mezzi atipici (navette turistiche) nella zona del centro storico Unesco, prevedendo invece la possibilità per questi mezzi (nel numero massimo di quattro) di effettuare percorsi all’interno del parco monumentale delle Cascine. Seconda categoria: i veicoli elettrici con finalità turistica, la cui circolazione sarà vietata all’interno del perimetro delimitato da una serie di strade e piazze, che si intendono incluse nel divieto: piazza Duomo, via del Proconsolo, piazza San Firenze, via dei Leoni, via dei Castellani, lungarno Maria Luisa De’ Medici, lungarno Archibusieri, lungarno Acciaiuoli, via Tornabuoni, piazza Antinori, via Rondinelli, via Cerretani, piazza San Giovanni. Nella restante parte dell'area Unesco, questi mezzi potranno circolare nel numero massimo di otto mezzi. Terza categoria: i risciò potranno circolare nell'area Unesco nel numero di 12 mezzi, ad eccezione che in piazza San Giovanni, piazza Duomo, piazza Signoria, piazza Repubblica, piazza Santa Croce, piazza San Firenze, piazza Pitti, piazza Santo Spirito, Ponte Vecchio. Il divieto è fissato dalle 8 alle 20, questo perché i flussi turistici si concentrano nel centro storico soprattutto di giorno: questi mezzi, oltre a impedire una piena fruizione del patrimonio culturale stazionando ad esempio davanti ai gradini del Duomo in modo massiccio, rappresentano anche un intralcio e quindi un pericolo per l’incolumità pubblica, visti i grandi flussi che si concentrano in queste piazze.

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