Entra nel vivo l’indagine conoscitiva sull’attività intramoenia della commissione Sanità, presieduta da Stefano Scaramelli e richiesta dal portavoce dell’opposizione Jacopo Alberti.
Nella seduta di oggi, 16 aprile, si sono letti i dati che muovono dall’evoluzione normativa nazionale e mettono a fuoco la libera professione intramuraria in Regione. Come chiarito da Scaramelli, la commissione intende acquisire dati, valutare anche aspetti statistici, numeri, regolamenti e funzioni; comprendere quello che avviene nelle aziende sanitarie della Toscana. E sono infatti intervenuti rappresentanti di tutte le Asl toscane, delle Aziende ospedaliere universitarie, della Fondazione Monasterio.
A condurre i consiglieri nella lettura dei riferimenti per inquadrare l’attività libero professionale in Toscana, Ilaria Lombardi, della Direzione generale di Diritti di cittadinanza coesione sociale della Regione, e Fabrizio Gemmi, dell’Agenzia regionale sanità, responsabile dell’Osservatorio qualità ed equità. In risposta alle varie domande avanzate dai commissari e per fornire dati anche sulle singole specificità aziendali hanno preso la parola i rappresentanti dell’Azienda Toscana Sud-Est, di Careggi, Aou Mayer, Azienda Toscana Nord-Ovest.
Dinanzi ai commissari l’illustrazione dello studio avviato da proprio per rispondere alla volontà della commissione di scandagliare le prestazioni in regime di attività libero professionale intramoenia (Alpi) in Toscana, con riferimento all’entità del fenomeno, alle tendenze temporali, alla ricerca di eventuali criticità in tema di equità. Sotto analisi le schede di dimissione ospedaliera (Sdo) e il flusso delle prestazioni ambulatoriali (Spa), per definire l’andamento dei ricoveri in libera professione intramoenia, le caratteristiche dei ricoveri (nella maggior parte chirurgici), l’incidenza per specialità (tra Centro, Nord-Ovest e Sud-Est), anche a livello di Area vasta.
Primo piano anche sui rapporti tra l’attività intramoenia e i trend riferiti agli introiti per le Aziende, utilizzati per abbattere le liste di attesa, mentre per quanto riguarda l’attività ambulatoriale in libera professione intramoenia si indagano i numeri riferiti a visite specialistiche, e alla diagnostica strumentale e per immagini.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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