È online il bando, rivolto solo a soggetti del terzo settore, per la gestione, a titolo volontario, della foresteria del pellegrino di Badia Pozzeveri, che sorge in un contesto naturale, accanto all’antica, e splendida, abbazia camaldolese di San Pietro.
L’avviso (pubblicato sul sito del Comune di Altopascio e consultabile a questo link: http://www.comune.altopascio.lu.it/pa/avviso-procedura-comparativa-riservata-ad-enti-del-terzo-settore-per-la-gestione-in-regime-di-volontariato-del-servizio-di-foresteria-nello-spazio-interno-della-canonica-dellantica-chiesa-abbaziale/) vuole selezionare il gestore della nuova foresteria della Francigena, struttura attrezzata per l’accoglienza e l’aggregazione di visitatori, turisti e cittadini, i cui lavori sono terminati di recente. C’è tempo fino alle 12 di sabato 11 maggio per partecipare al bando.
La struttura, totalmente rinnovata, capace di accogliere fino a circa 20 persone, si aggiunge all’ospitale del centro storico di Altopascio andando così ad aumentare la capacità ricettiva comunale. La nuova foresteria, infatti, sorge proprio lungo l’antico tracciato della Francigena in uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di storia (come dimostrano anche gli scavi archeologici) della Piana di Lucca e non solo.
“La foresteria della Francigena - spiega l’assessore alla cultura e al turismo, Martina Cagliari - è una struttura pensata in primo luogo per i pellegrini, ma può diventare un luogo di ritrovo e di aggregazione anche per i cittadini, perché si presta, soprattutto in alcuni momenti dell’anno, per l’organizzazione di iniziative e manifestazioni. L’ospitale è uno spazio di accoglienza, di incontro e di socializzazione: un luogo che serve ad Altopascio, perché i numeri dei pellegrini sono in continua crescita e sono sempre di più anche i pellegrini e i turisti che decidono di sostare nella nostra cittadina. Per le realtà del terzo settore, inoltre, la gestione della foresteria può diventare anche un modo per formare i propri volontari, sperimentare nuove possibilità di crescita e sviluppo, proprio attraverso il turismo e la cultura, oltre che un modo per valorizzare la propria comunità, il proprio territorio. Il contesto è molto bello, gli scavi archeologici denotano la ricchezza storica di questa struttura, soprattutto dell’Abbazia camaldolese, l’abbazia stessa è un gioiello artistico che vorremmo recuperare e valorizzare. Quest’ultimo è un grande sogno e, esattamente come abbiamo fatto per altri monumenti, tipo per le Mura castellane e i silos dei granai, stiamo cercando finanziamenti e bandi per procedere in quella direzione”.
La durata della convenzione è di 6 mesi per la fase sperimentale, rinnovabile poi per un periodo più lungo. Ulteriori informazioni potranno essere richieste all’Ufficio turismo- cultura del Comune: tel. 0583.216280.
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