Lambertucci (Cdx): "Disagi alle scuole Carducci, lavori ancora in corso"

"Nei giorni scorsi ho incontrato alcune insegnanti che mi hanno contattato per sottoporre alla mia attenzione i disagi e le situazioni che verificano e vivono ogni giorno nelle scuole di Santa Croce dove lavorano.

Ogni scuola ha le sue peculiarità ma l’elemento che accomuna i giudizi negativi di queste insegnanti è l’esigenza di avere una manutenzione ordinaria programmata senza dover aspettare che, in seguito all’inerzia, si verifichi la necessità di una manutenzione straordinaria che, ovviamente costa molto di più alla collettività.

Ad esempio se si rompe un elemento di arredo non sempre questo viene sostituito nell’immediato e il disagio può durare anche per mesi fino a quando l’amministrazione non si decide a ripristinare la situazione e, magari, questa si è nel frattempo aggravata.

La situazione peggiore che mi è stata prospettata sembra quella del plesso Carducci dove mi è stato segnalato tutto il disagio subito durante i lavori di manutenzione che sono stati eseguiti contemporaneamente allo svolgimento delle lezioni. Lavori che sarebbero dovuti durare solo un mese, un mese e mezzo, stando alle promesse fatte ai genitori, e, invece, sono tutt’ora in corso e, infatti, dopo i lavori alla parte esterna, verranno eseguiti altri lavori interni. Possibile che l’amministrazione non avesse altra possibilità che far eseguire i lavori mentre all’interno dell’edificio, divenuto cantiere, ci sono tanti bimbi? Possibile che non si potessero sistemare in altre strutture senza far loro subire il disagio di svolgere attività scolastica in mezzo alle sollecitazioni rumorose di un cantiere, senza aprire le finestre e in mezzo alle polveri?

Purtroppo l’inefficienza dell’amministrazione che si è ridotta, come ogni volta, a fare i lavori in extremis, si vede anche da queste scelte. A breve inizieranno i lavori nella parte interna del plesso per ripristinare intonaci, pareti e controsoffitto ammalorati e, oltre alle polveri che vi saranno nella scuola per il passaggio di materiali e di operai, i ragazzi dovranno subire il disagio di essere spostati in spazi angusti e inadatti. In un piano dove normalmente si trovano cinque classi ve ne saranno sistemate altre tre con tutti i disagi e i rischi conseguenti alla necessità di dover evacuare velocemente la scuola in caso di emergenza.

Non vi è poi alcuna certezza che sia stato fatto un piano di verifica della vulnerabilità sismica di tutti gli edifici scolastici e/o pubblici. Se questa è la Santa Croce più giusta che ha in mente la sindaca uscente, noi vogliamo un’altra Santa Croce."

Alessandro Lambertucci, candidato sindaco

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