Rete delle scuole all’aperto, Lucca tra le città pilota

seminario nazionale degli insegnanti delle scuole elementari all’aperto

seminario nazionale degli insegnanti delle scuole elementari all’aperto

È Lucca la sede del primo seminario nazionale degli insegnanti delle scuole elementari all’aperto. Lucca, infatti, insieme con Bologna, è la città-pilota in Italia del percorso educativo che utilizza gli spazi verdi e all’aperto come luoghi per la didattica e la formazione. Un impegno che è stato ribadito anche oggi, in occasione del seminario nazionale, che ha visto la partecipazione del sindaco, Alessandro Tambellini, dell’assessora alla scuola, Ilaria Vietina, della vicesindaca di Bologna, Marilena Pillati, e di referenti del mondo scolastico, a partire da Indire, l’istituto nazionale per la ricerca per l’innovazione nella scuola italiana.

“La nostra scuola è il giardino”, è questa l’anima del progetto delle scuole all’aperto, introdotto sul territorio lucchese dall'amministrazione Tambellini e attivo in numerose scuole di Lucca e della Piana. A raccontare le esperienze durante il seminario nazionale sono state le stesse scuole e in particolare gli insegnanti che, in varie parti d’Italia, fanno parte della rete.

C’è chi scopre la natura per la prima volta e con essa tutti gli animali che la popolano, oppure chi, attraverso il gioco e l'attività all'aria aperta approfondisce la matematica, la geografia, la storia e le scienze. Altri, invece, sperimentano laboratori en plein air, mentre in generale per tutti l'educazione e la scuola in giardino favoriscono l’apprendimento, contribuiscono a sviluppare nei più piccoli un senso di cura e di rispetto per gli spazi condivisi e per i beni comuni e permettono agli insegnanti di riconoscere prima e in modo più dettagliato problemi, difficoltà o paure del bambino.

“Lucca e Bologna sono insieme in questo percorso educativo che mette al centro il bambino - spiegano gli organizzatori -. Siamo soddisfatti della risposta che stiamo ricevendo da parte degli insegnanti. La natura ci aiuta a rispettare maggiormente quello che i bambini sono, i loro ritmi di crescita. In questo modo riusciamo a intercettare le difficoltà e quindi a rispondere meglio alle problematiche. Dall'altra parte, invece, i bambini imparano fin da piccoli a conoscere la natura, a rispettare l'ambiente, ad avere un contatto diretto con la terra, con gli animali, con le piante. Tutte cose che oggi si tendono a perdere e a sostituire con la realtà virtuale dei videogiochi o dei cellulari. Gli obiettivi sono molteplici: costruire con le scuole nuovi strumenti per l'apprendimento e la formazione; offrire ai bambini nuove modalità di vivere la scuola; creare una comunità di bambini e di famiglie più consapevole e più attenta al territorio”.

Fonte: Ufficio stampa

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