Lct-Igea, la Regione Toscana chiede il ritiro dei licenziamenti

Palazzo Strozzi Sacrati sede della Regione Toscana

Le vicende della ditta Lct-Igea, che lavora in appalto per il Corriere Cecchi di Prato, sono state al centro, questa mattina, di due separati incontri che si sono svolti a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza della Giunta regionale.
Il consigliere per il Lavoro della Presidenza della Giunta ha incontrato prima le organizzazioni sindacali della Lct-Igea e poi, insieme ai sindacati, i rappresentanti del Corriere Cecchi. Nei giorni scorsi, infatti, la Lct-Igea ha aperto una procedura di licenziamento per ventidue dipendenti. Immediato è scattato l'interessamento della Regione Toscana.

Nel corso del primo incontro, i sindacati hanno fatto notare che non ritengono corretti i licenziamenti ne' la procedura seguita, tanto più che essa, secondo quanto affermato, contrasta con un'altra procedura attivata dalla società capofila Alma Logistica, a cui fa capo la Lct-Igea, che prevede l'affitto di ramo di azienda per tutti i dipendenti della Lct-Igea, quindi anche per coloro a cui è arrivata la lettera di licenziamento. Secondo quanto riferito dalle organizzazioni sindacali, peraltro, la Magistratura ha aperto un procedimento nei confronti del gruppo Alma e pertanto, allo stato attuale, esistono delle preoccupazioni anche in relazione alla conclusione dell'affitto del ramo di azienda.
Il consigliere del presidente della Regione, condividendo le preoccupazioni sindacali anche sul piano della legittimità giuridica della procedura, invita la Lgt-Igea a ritirare i licenziamenti. Tale richiesta sarà riproposta in occasione dal tavolo di procedura amministrativa, presso la sede pratese di Arti, agenzia regionale toscana per l'impiego, previsto per i prossimi giorni.

Il secondo incontro si è svolto con i rappresentanti del gruppo Cecchi, committente della Lct-Igea, che hanno manifestato alla Regione la volontà di acquisire le indispensabili informazioni sull'intera vicenda sottolineando la volontà, in ogni caso, di proseguire nel rispetto dei principi di legalità e dei diritti dei lavoratori che da sempre contraddistingue tale società.

Fonte: Regione Toscana

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