Conto alla rovescia per Firenze Rocks, il più importante festival italiano, uno tra i più prestigiosi in Europa, che si svolgerà a Firenze alla Visarno Arena dal 13 al 16 giugno.
Il festival è prodotto da Live Nation Italia con la collaborazione de Le Nozze di Figaro nell’ambito dell’Estate Fiorentina promossa dal Comune di Firenze.
Un immenso palco a cielo aperto che accoglierà un cast di grandi artisti internazionali per un evento straordinario che mette al centro la grande musica live rock, pop, indie, senza barriere di genere e che sarà reso ancora più unico dalle numerose iniziative che animeranno il “Firenze Rocks Village” dove sarà possibile vivere molteplici attività di intrattenimento e svago in un area-parco di 6.000 mq.
LINE UP: FIRENZE ROCKS NELL’OLIMPO DELLA MUSICA MONDIALE
Si parte giovedì 13 giugno con i TOOL nell’ unica data che segna il ritorno in Italia del gruppo. Originaria di Los Angeles, la band vincitrice di tre Grammy Awards, si è esibita in svariate tournée mondiali e pubblicato 4 album in studio che hanno raggiunto i vertici delle classifiche mondiali. La formazione vede il batterista Danny Carey, il chitarrista Adam Jones, il vocalist Maynard James Keenan e il bassista Justin Chancellor.
Gli altri headliner ad esibirsi nella opening night del Firenze Rocks saranno gli SMASHING PUMPKINS. La band di Billy Corgan presenterà il disco SHINY AND OH SO BRIGHT, VOL. 1 / LP: NO PAST. NO FUTURE. NO SUN. Il disco, registrato agli Shangri La Studios di Malibu (California) col produttore Rick Rubin e il chitarrista Jeff Schroeder, è il primo lavoro della band in oltre 18 anni che riunisce i membri fondatori Billy Corgan, James Iha e Jimmy Chamberlin.
Sempre nella serata inaugurale, spazio al rock progressive e metal dei DREAM THEATER, BADFLOWER e SKINDRED.
I DREAM THEATER tornano in tour in Italia per presentare il loro nuovo album Distance Over Time e celebrare i 20 anni di anniversario dall’uscita del loro quinto disco, Metropolis Pt.2: Scenes from a Memory (1999).
Gli SKINDRED, invece, hanno consolidato la loro posizione come una delle più grandi band alternative metal britanniche con il loro nuovo album Big Tings. Ad oggi hanno pubblicato 7 album in studio, 11 singoli e 13 videoclip musicali.
La giornata sarà aperta dalla rock band statunitense BADFLOWER, il cui album di debutto dal titolo OK, I’m sick è uscito il 22 febbraio scorso su etichetta Big Machine/Universal Music.
Venerdì 14 salirà sul palco la star internazionale ED SHEERAN per il primo dei suoi tre grandi concerti italiani che proseguiranno allo Stadio Olimpico di Roma il 16 giugno e allo Stadio San Siro di Milano il 19. Il tour mondiale, partito lo scorso 13 febbraio da San Paolo del Brasile, lo vede toccare 4 continenti tra Sud America, Africa, Asia ed Europa e terminerà con quattro show nella sua terra natale, la Gran Bretagna, a Leeds (West Yorkshire) il 16 e 17 agosto presso il Roundhay Park e a Ipswich (Suffolk) il 23 e 24 agosto presso Chantry Park.
Apriranno la giornata gli SNOW PATROL, ZARA LARSSON e MATT SIMONS.
Fin dal loro disco di debutto Songs for Polarbears (1998), gli SNOW PATROL hanno accumulato un numero impressionante di successi di critica e pubblico (oltre a quelli commerciali), vendendo complessivamente 15 milioni di copie nel mondo, conquistando oltre 1 miliardo di stream, 5 album Platino in UK e nomination ai Grammy, BRIT Awards e Mercury Music Prize.
ZARA LARSSON è la nuova principessa del pop mondiale. La cantautrice svedese è salita gradualmente alla ribalta grazie al suo album di debutto So Good (certificato oro), che risulta “il secondo disco d’esordio di un’artista femminile con più stream su Spotify” totalizzando oltre 5 miliardi di ascolti. La cantante è attualmente in radio con il nuovo singolo Don’t Worry About Me, che anticipa il suo nuovo attesissimo disco in uscita.
MATT SIMONS con la sua hit We Can Do Better ha raggiunto 500 milioni di stream e più di un milione di copie vendute, disco d’oro in Italia e per 2 mesi in top10 dell’Airplay in Europa. Ha pubblicato da poco il nuovo singolo “Made It Out Alright”, che precede un tour in Europa e negli Stati Uniti. La sua partecipazione a Firenze Rocks sarà un assaggio del suo nuovo album ″After The Landslide″.
Sabato 15 giugno sarà la volta di un “mostro sacro” del rock contemporaneo: EDDIE VEDDER. L’iconico leader dei PEARL JAM torna ad esibirsi al Festival in cui due anni fa, con oltre 45.000 biglietti venduti, aveva infranto il record per maggior numero di spettatori paganti di tutta la sua carriera solista. Vedder ha debuttato come artista solista con l’album colonna sonora del film “Into the Wild” nel 2007, per cui ha vinto un Golden Globe con il brano “Guaranteed”. Nel 2012 il suo secondo lavoro discografico “Ukulele Songs” ha ricevuto la nomination ai Grammy Awards come Best Folk Album ed è stato inserito, inoltre, nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei Pearl Jam nel 2017.
Nella stessa giornata anche il vincitore del Premio Oscar GLEN HANSARD, che si esibirà prima di Eddie Vedder sul palco della Visarno Arena. L’artista irlandese, noto come voce e chitarra della band The Frames e parte del duo folk rock The Swell Season, è famoso anche per la sua carriera di attore (ha recitato, tra gli altri, nel film premiato film “Once”).
L’artista irlandese pubblicherà il suo quarto album in studio il prossimo 12 aprile dal titolo The Wild Willing.
Nella stessa giornata anche NOTHING BUT THIEVES: la rock band inglese ha da poco pubblicato il nuovo EP ‘What Did You Think When You Made Me This Way?’, prodotto da Jim Abbiss (Artic Monkeys, Kasabian, Adele) e mixato da David Sardy (Catfish & The Bottlemen, Oasis, Noel Gallagher, Royal Blood), anticipato dal nuovo potentissimo singolo “Forever & Ever More”.
Prima di loro anche THE STRUTS, gruppo rock inglese formato da Luke Spiller (vocals), Adam Slack (chitarra), Jed Elliott (basso) e Gethin Davies (batteria) .
In pochi anni sono stati felicemente accolti dalle più grandi icone della musica rock-and-roll mondiale. Dave Grohl li ha definiti addirittura ‘la miglior band di apertura’ che i Foo Fighters abbiano mai avuto. La band ha da poco pubblicato il suo secondo album in studio, Young & Dangerous (anticipato dal singolo Body Talks con Kesha).
Domenica 17, saranno i THE CURE a celebrare la giornata conclusiva della quattro giorni di musica. La band inglese salirà sul palco della Visarno Arena per un unico grande concerto in Italia. Formati a Crawley nel Sussex (Inghilterra), THE CURE si sono esibiti per la prima volta nel 1978. Ad oggi hanno tenuto oltre 1.500 concerti in tutto il mondo, pubblicato 13 album in studio, diversi film-concerto, live-album, oltre 40 singoli, due box set ed alcune compilation. Il loro nuovo disco – ancora senza titolo – è previsto per il 2019. Il loro album di debutto, intitolato “Three Imaginary Boys”è stato pubblicato nel 1979. Uno dei loro dischi di maggior successo è la raccolta “Greatest Hits”. Tra i loro singoli entrati a far parte della storia della musica si ricordano le hit Boys Don’t Cry, A Forest, The Lovecats, Inbetween Days, Close To Me, Just like Heaven, Lullaby, Lovesong, High, Friday I’m in Love, Wrong Number e The End of the World.
Ad aprire l’ultimo giorno di festival i SUM 41, una delle band simbolo della storia del punk rock mondiale che torna in Italia dopo l’incredibile show evento di I-Days 2017 (assieme a Linkin Park, Blink 182 e Nothing But Theves) davanti a 90.000 persone. La band formata da Deryck Whibley, Dave Brownsound, Tom Thacker, Cone McCaslin e Frank Zummo torna con un album, “13 Voices”, che segna una vera e propria rinascita. I tre singoli estratti dall’album, “War”, “Fake My Own Death” e “God Save Us All (Death to POP)” sono il segnale netto e deciso del ritorno in grande stile dei Sum41, di nuovo con la formazione a 5 elementi e con quel sound inconfondibile che li ha resi una delle più celebri band punk rock del mondo.
Anche gli EDITORS saranno sul palco: il gruppo ha pubblicato il sesto album in studio, Violence, l’anno scorso.
Nel descrivere il disco Tom Smith ha utilizzato la parola “brutale” non solo per sottolineare l’aggressivo titolo, ma anche il sound duro e avvolgente. La violenza nel disco non è brutalità fine a sé stessa ma agisce da scudo protettivo contro le brutture del mondo esterno. Il disco segue la pubblicazione di In Dream nel 2015.
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