Circus Aut Out è l'evento che si è svolto al cinema Mignon di Montelupo Fiorentino all'interno delle iniziative per la Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo.
Presenti allo spettacolo il mondo delle istituzioni, della politica, dello sport, la scuola e le persone che hanno un ruolo determinante nel nostro territorio (Enrico Sostegni, Paolo Masetti, Fabrizio Corsi e insegnati di alcuni istituti comprensivi del territorio) a dimostrazione del fatto che certe persone possono essere un esempio importante per tutti.
Il 2 aprile è la giornata per consapevolezza sull’autismo e consapevolezza non è semplice conoscenza culturale ma è qualcosa di più intimo e profondo che elimina il pregiudizio e facilita l’integrazione. E l’integrazione migliora la qualità di vita delle persone perché stimola le loro potenzialità. Lo spettacolo di circo di oggi che unisce i ragazzi di circus aut out e circo libera tutti è la dimostrazione di questo.
Circus Aut Out è un progetto nato nel 2013 dall’incontro di 3 professionalità diverse (la neuropsichiatra infantile Cinzia Pieraccini, l'educatrice professionale Francesca Denti e il maestro di circo Samuele Mariotti) dove ogni esercizio non è casuale ma ha un significato riabilitativo neurofunzionale preciso.
Alcune persone esperte di autismo che hanno avuto modo di conoscere il nostro progetto ne hanno riconosciuto l’importanza riabilitativa. La D.ssa J. Nadel ha definito Circus Aut Out "il progetto più bello, più umano e emozionante mai visto per l’autismo".
Nel corso dei quattro anni di vita del progetto i ragazzi hanno raggiunto obiettivi inaspettati. Oltre ad andare sui trampoli, il filo teso, la sfera, fare i giocolieri e gli acrobati, potenziando le proprie abilità i ragazzi sperimentano un piacere condiviso, migliorano la loro autonomia decisionale, costruiscono un rapporto che si consolida negli anni e tutto questo contribuisce ad assicurare la loro continua crescita.
Considerati i risultati ottenuti l’obiettivo futuro è di ampliare l'offerta ad un numero maggiore di beneficiari diretti, e allargare il range d’età dei suddetti. L’altro obiettivo è quello di creare un gruppo di lavoro e di ricerca al fine di dimostrare la valenza terapeutica di un metodo ludico ed ecologico per la riabilitazione dei disfunzionamenti tipici dei Disturbi dello Spettro Autistico.
"A novembre saremo presenti nel Principato di Monaco ad un convegno internazionale sull’autismo e alcuni ricercatori di Parma stanno cercando i modi per dimostrare a livello scientifico la validità del nostro progetto", spiega Pieraccini.
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