Ottimizzare le risposte nei confronti dei cittadini, garantire loro le prestazioni il più possibile vicino ai loro luoghi di residenza, assicurare la distribuzione dei servizi in modo omogeneo in tutti i territori ma, soprattutto, realizzare “sinergie” efficaci per ridurre i tempi di attesa di esami e visite senza codice di priorità. È questo, in sintesi, il contenuto della conferenza stampa di stamattina dell’Assessore regionale al diritto alla salute e del Direttore Generale dell’AUSL Tc.
L'assessore al diritto alla salute ha sottolineato che quello dell'abbattimento delle liste di attesa è un tema di priorità assoluta, che la Regione sta facendo ora un bilancio complessivo degli esiti delle delibere per l'abbattimento delle liste di attesa e che le verifiche saranno fatte Asl per Asl. Oggi il focus è sulla Asl Toscana centro, e in particolare su Firenze. Lavorando sull'aumento dell'attività aggiuntiva, nel primo trimestre del 2019 sono state fatte 4.775 prestazioni in più (Tc, ecografie, Rm) rispetto al primo trimestre del 2018. I tempi di attesa si sono molto ridotti, passando per esempio da 6 mesi a un mese e mezzo per una visita dermatologica; da un anno a un mese per una visita ortopedica o per una ecografia dell'addome; da un anno a 12 giorni per una Rm al rachide lombo sacrale. L'assessore ha ricordato che è disponibile un cruscotto a livello regionale che riesce a monitorare con cadenza quindicinale il livello delle liste di attesa. Nella Asl Toscana centro sono avanti con il lavoro, e l'accordo con il privato accreditato inserisce un elemento di novità importante.
L'Azienda Sanitaria con un suo piano ha massimizzato l’efficienza delle proprie risorse interne, strumentali e umane: azioni realizzate all’indomani della delibera regionale (476/2018). Oggi strutture e macchine (in particolare nella cosiddetta diagnostica pesante – TAC e RMN) sono utilizzate il più possibile (dalla mattina alla sera per sei giorni la settimana). Facendo ricorso ad assunzioni, alla produttività aggiuntiva e alla libera professione anche il personale concorre ad aumentare il numero delle prestazioni: attualmente sulla base della disponibilità di tutte le figure professionali aziendali si stima un incremento annuo di quasi 80.000 prestazioni (per un costo di 1,7Mln di euro), suddivise per il 67% in visite e per il restante 33% in diagnostica. Tale risultato è conseguito attraverso il riconoscimento di incentivi al personale dipendente che ha condiviso pienamente gli obiettivi aziendali.
Il direttore generale ha ricordato che la Asl Toscana centro ha raccolto l’invito della giunta regionale a un’accelerazione su visite e diagnostica. L’Azienda ha dovuto far fronte a una quantità importante di visite ed esami. Con il Piano aziendale l’obiettivo è di smaltire l’arretrato entro l’estate così da poter gestire successivamente la quota di nuova richiesta. Il “Piano” oltre a un incremento di personale e di attività aggiuntiva di orario, prevede anche l’acquisto di nuove Tac: la prima arriverà all’ospedale del Mugello, seguiranno Empoli e Prato. Saranno implementate anche le risonanze magnetiche. A Firenze il prolungamento dell’orario fino alle 24, ha portato il numero di risonanze effettuate nel primo trimestre del 2019, ad un aumento significativo. Per quanto riguarda invece il Privato Accreditato – ha concluso il direttore - continuerà a svolgere un’azione complementare rispetto alla produzione complessiva dell’Ausl centro incidendo, in termini di prestazioni, per circa il 2,5% del totale di quanto erogato dal Servizio Pubblico e in termini economici intorno al 12% dell’intera spesa sostenuta dall’Asl.
A seguito dei progetti già approvati si stima un incremento di produttività superiore al 26% dell’attività erogata istituzionalmente.
Dall’autunno scorso si sta procedendo anche a un corposo piano assunzioni, su tutto il territorio della ASL, che riguardano specialisti radiologi e di molte specialità mediche, nonché tecnici di radiologia ed infermieri, che sta già rinforzando l’organico per ridurre le liste d’attesa. Il costo complessivo finale sarà di oltre 5 milioni di euro.
Inoltre si sta procedendo alla sostituzione/incremento di TAC, RMN, ecografi ed altra apparecchiatura, su vari ambiti territoriali, con un investimento totale di oltre 7 milioni di euro.
Tali azioni porteranno, in questi mesi, allo smaltimento delle molte richieste arretrate di visite specialistiche ed esami strumentali.
L’obiettivo è, smaltito l’arretrato, rispettare i tempi d’attesa previsti dalla normativa vigente per tutta l’attività ambulatoriale.
All’interno di tale disegno s’inseriscono i rapporti consolidati con il Privato Convenzionato.
Il tetto economico storico non sarà quindi aumentato e rimarrà lo stesso per il biennio 2019/2020. Il nuovo accordo introduce alcune novità rilevanti:
- Il 20%, per il 2019, e il 30%, per il 2020, delle prestazioni complessive effettuate dal Privato Accreditato saranno provenienti dalle liste d’attesa dell’ASL Toscana Centro.
- Sarà il CUP aziendale direttamente a inserirle nelle agende delle Strutture Private.
- E’ introdotto il criterio della libera scelta. Per la percentuale destinata all’ASL, il cittadino potrà scegliere tra le varie Strutture accreditate e più vicine alla propria residenza.
La nuova manovra con gli Istituti Privati Accreditati punta a ridurre i tempi di attesa in particolare per le prime visite nelle seguenti specialistiche: cardiologia, neurologia, oculistica, ortopedia, dermatologia, otorinolaringoiatria e ginecologia; esami endoscopia digestiva; prestazioni radiologiche: ecografie all’addome, risonanza magnetica e TC con e senza mezzo di contrasto.
Abbiamo definito tale percentuale –ha spiegato l’Azienda Sanitaria- in quanto corrisponde alla quantità di prestazioni necessaria per riequilibrare il gap domanda e offerta, a supporto delle prestazioni erogate dell’ ASL e suddiviso per territorio di residenza.
L’Azienda ha già provveduto a una proroga per il 2019 dell’80% del budget storico assegnato a ogni struttura. A seguito dell’Accordo sottoscritto si procederà nel mese di aprile all’applicazione dello stesso in funzione dei criteri sopra esposti.
La novità dell’Accordo è che per la prima volta è attuata la logica della “libera scelta”, che riguarda per il primo anno il 20% e per il secondo il 30% del tetto storico, così da riservare all’Azienda la “libertà” di destinare le risorse in relazione al fabbisogno della popolazione e quindi in base alle esigenze espresse dai singoli territori, dal momento che le liste d’attesa e i bisogni di salute dei cittadini sono in continua evoluzione. Andrà anche valutata la capacità di risposta istituzionale che resta prioritaria.
In pratica 4,6 Mln di euro, del tetto complessivo economico storico, saranno utilizzati dall’AUSL TC al fine di permettere a tutte le strutture convenzionate di raggiungere una maggiore copertura del territorio e quindi un migliore allineamento tra domanda e offerta. L’introduzione graduale della diversa logica di accesso alle prestazioni ha lo scopo di garantire anche il livello occupazionale del personale impegnato, a vario titolo, negli Istituti privati. Consentirà anche agli Istituti privati già in esercizio ma non convenzionati di poter erogare prestazioni in regime convenzionale, proprio nello spirito degli indirizzi regionali di garantire prioritariamente la possibilità di soddisfare il bisogno dei cittadini nel luogo dove risiedono.
L’Azienda Sanitaria e i rappresentanti degli Istituti Privati costituiranno un tavolo di lavoro a garanzia del corretto funzionamento della fase di prenotazione, verificando a campione la correttezza con cui gli operatori Cup eseguono la prenotazione delle prestazioni. Con cadenza mensile sarà prodotto un Report con la distribuzione statistica delle prenotazioni.
Fonte: Ausl Toscana Centro - Ufficio Stampa
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