Oltre 30 milioni di contributi ‘attratti’, Poggio Imperiale e la crescita dei flussi turistici, l’implementazione delle politiche sociali e la rigenerazione urbana. Questo e tanto altro nella relazione di mandato 2014-2019. “Una estrema sintesi dell’attività portata avanti in questi cinque anni – dice il Sindaco David Bussagli - che sono stati anni di rinnovata attenzione alle persone e alla coesione sociale. Anni di cambiamenti e di trasformazioni per una città come la nostra perennemente in cammino. Grazie a tutti".
Il rendiconto di mandato, che accompagna quello finanziario, è oggetto dell’ultimo numero di PoggibonsInforma, già in distribuzione all’URP, presso edicole, associazioni e altri punti di aggregazione. Tanti i temi affrontati. Centrale la capacità competitiva che emerge, con risorse attratte e immesse sul territorio, come utile sostegno al lavoro e alle imprese. Accanto ai contributi portati sul territorio ha un valore di circa 25 milioni di euro il pacchetto di lavori realizzati sia con risorse esterne che con finanziamenti propri. Fra questi la riqualificazione degli spazi per il commercio (3,5 milioni di euro su via Redipuglia, viale Marconi, vie e vicoli del centro, via della Repubblica) accompagnata dall’introduzione di misure di sostegno dirette: ridotto del 24% il canone per l’occupazione del suolo pubblico e investite apposite risorse (65mila euro) per nuovi insediamenti e arredi nel centro grazie al progetto pop up “La via Maestra”. In cinque anni Poggibonsi (dati a novembre 2018) ha conosciuto un trend positivo sui flussi turistici, + 67,26% sugli arrivi e + 43,76% sulle presenze, frutto di una molteplicità di azioni e di fattori. Fra questi la progettualità a 360° sulla collina di Poggio Imperiale, la promozione di area attivata e l’implementazione degli strumenti dell’accoglienza (guida, mappe, percorsi, segnaletica e cartellonistica, info point). Si è inoltre aperta una nuova fase per il tracciato poggibonsese della Francigena che sarà legato al tracciato ufficiale. Fondamentale il capitolo della rigenerazione urbana con il Progetto di Innovazione Urbana di cui fa parte anche la riconversione in chiave sociale dell’edificio di piazza XVIII luglio e la riqualificazione di piazza Mazzini, accompagnata a sua volta da altre due operazioni: l’acquisto dell’area accanto alla stazione che diventerà un parcheggio e la creazione di un parco di quasi un ettaro con nuova viabilità nell’area ex Sardelli. Complessivamente ammonta a 5milioni di euro l’investimento su strade e marciapiedi del territorio, con interventi di diversa tipologia e natura: da vere e proprie riqualificazioni a ‘semplici’ asfaltature.
Sfiora i due milioni di euro l’investimento sugli impianti sportivi e ha un valore di circa 15milioni euro il capitolo edilizia scolastica, frutto di un programma pluriennale di verifiche e di investimenti: 4 milioni di euro sono lavori realizzati e in partenza, oltre 5 milioni di euro sono progetti presentati su appositi bandi ministeriali, 5,5 milioni di euro sono le risorse aggiudicate per la nuova scuola in via Aldo Moro. Accanto agli investimenti in edilizia scolastica le politiche educative sono state caratterizzate da costante ricerca di qualità e impegno per innovare e valorizzare la rete di servizi. Il tutto senza aumentare le tariffe e anzi rimodulando in modo più equo quelle del nido. Negli ultimi due anni grazie all’accordo triennale Stato Regione sono arrivati fondi per abbattere le tariffe dei nidi (nell’ultimo anno sconto del 60% per sei mesi). Tanti i progetti educativi messi in atto con scuole, genitori, ragazzi. In particolare nel 2015 ha preso il via la costruzione di LEF, festival della pedagogia, ed è del 2017 la riorganizzazione in chiave di continuità del ciclo da 0 a 6 anni dei due plessi di via Sangallo. Sul fronte dei servizi sociali è rimasta confermata la centralità della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa che ha visto un aumento progressivo della quota capitaria (da 46,30 euro ad abitante nel 2014 a 51 euro nel 2019). Complessivamente sono 1713 gli utenti di Poggibonsi in carico ai servizi sociali, una utenza progressivamente cresciuta negli anni (nel 2014 erano 1122) in tutte le categorie. Accanto al consolidamento dei servizi presenti sono stati messi in campo progetti innovativi capaci di rispondere a bisogni emergenti come quelli legati alla fragilità economica, ai minori, alla diversa abilità, agli anziani.
Altro pilastro delle politiche sociali sono state le associazioni. In questi anni è cresciuto sia nella qualità che nella quantità il livello di coordinamento e il ruolo del tessuto associativo, un processo virtuoso che ha permesso livelli di integrazione e di condivisione più alti. Ne è esempio l'Emporio della Solidarietà costituito da tutte le associazioni già impegnate in progetti di solidarietà e contrasto alla povertà. Sono oltre 150 le famiglie assistite annualmente. Importanti novità hanno riguardato sanità e ospedale di Campostaggia che ha visto certificare la sua capacità attrattiva. Ne è prova l’accordo di collaborazione per l'assistenza sanitaria delle aree di confine che si inserisce in un percorso di crescita su tanti fronti: litotrissia, cataratta, UO semplice di oculistica, quinta sala blocco chirurgico per piccola chirurgia e chirurgia ambulatoriale.
L’obiettivo più grande resta l’ampliamento del Pronto Soccorso e in tal senso il percorso da parte della Regione Toscana è già avviato. Nel 2018 è stata inoltre aperta a Poggibonsi la prima Casa della Salute. Per quanto riguarda le politiche culturali è stata mantenuta e rafforzata la costante collaborazione con la rete di associazioni locali e con la Fondazione Elsa. L’impegno ulteriore è stato quello di far vivere i tre grandi poli culturali, Politeama, Accabì e Poggio Imperiale. In tale contesto assume un ruolo centrale la crescita della biblioteca comunale (utenti più che triplicati in pochi anni) e la valorizzazione di Poggio Imperiale in cui tre sono state le tappe fondamentali: i lavori all’Archeodromo iniziati nel 2014, il restauro delle mura medicee della Fortezza (2015) e la ripresa (dopo uno stop di sette anni) della campagna scavi.
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