Vuole tornare in Tunisia e minaccia togliersi la vita sotto un treno, bloccato a Siena

Un 38enne cittadino tunisino è stato sorpreso da personale della Polizia Ferroviaria di Siena ad attraversare i binari della stazione. Informato sui pericoli di questo comportamento ha gridarto all’insegna dei poliziotti che della sua vita non gli importava ormai nulla, la sua permanenza in Italia era senza futuro e voleva ritornare in Tunisia.

L’ uomo è stato visto camminare sui binari, quindi raggiunto da una pattuglia della Polizia Ferroviaria è stato fatto spostare in sicurezza sul marciapiede del I° binario, poco prima dell’arrivo del treno Regionale 23419 proveniente da Empoli alle ore 09.15 del 22 marzo.

I poliziotti, diretti dal sostituto commissario Donato Sbrocchi, facevano notare al cittadino tunisino che è vietato attraversare o sostare sui binari ricordandogli i pericoli a cui si espone chi non rispetta queste normali regole, anche in considerazione del fatto che, il treno transitato subito dopo l’intervento avrebbe potuto travolgerlo se fosse rimasto sui binari.

La secca risposta del nordafricano, era stata quella che ormai della propria vita non gli interessava niente, e che stava valutando se farla finita buttandosi sotto un treno.
Agli agenti, ha riferito di non sapere dove andare, che la notte da alcuni giorni, non avendo un alloggio andava a dormire in ospedale.

L'uomo ha chiesto espressamente di voler tornare in Tunisia. La sua Odissea era iniziata verso la fine del 2013 quando era emigrato in cerca di un futuro migliore. Nel mese di novembre di quell’anno dopo aver attraversato il Mediterraneo a bordo dei barconi era sbarcato a Trapani.

All’arrivo in Italia, aveva dichiarato di essere cittadino siriano, senza documenti, per ottenere la protezione sussidiaria. Negli anni a seguire, aveva accettato alcuni lavori in nero, poi la sua situazione con la mancanza di lavoro, e negli ultimi tempi aveva vissuto di espedienti dormendo all’ospedale e di giorno vagando dal Centro Commerciale a Piazzale Rosselli e al bagno della Stazione dove poteva lavarsi nei bagni pubblici. Nell’ Ufficio della Polizia Ferroviaria lo straniero compilava un modulo dove dichiarava di essere nato in Tunisia nel 1981.

Lo straniero, veniva accompagnato presso il Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica della Questura di Siena dove sono stati effettuati tutti gli accertamenti sulla sua identità e all’Ufficio Immigrazione della Questura di Siena dove sono state effettuate tutte le procedure per l’espulsione e l’accompagnamento alla frontiera per il rientro nel paese di origine.

A seguito di ciò, dopo gli accertamenti sull’identità, il cittadino tunisino veniva denunciato alla competente A.G. in quanto gravato di divieto di ritorno a Siena emesso dal sig. Questore di Siena, nominato il difensore d’ufficio, veniva formalizzata la denuncia per la violazione della misura di prevenzione citata.

Al termine delle procedure, il tunisino, ringraziava i poliziotti della Polfer e dell’ufficio Immigrazione, perché finalmente avrebbe potuto fare rientro nel suo paese di origine dove a suo dire, con l’aiuto di parenti ed amici potrà avere un futuro migliore.

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