Storia e rievocazioni, Colle di Val d’Elsa rivive la battaglia del 1269

Si potrà entrare nell’accampamento, respirare l’aria che precede la battaglia e poi, all’imbrunire, vedere ‘dal vivo’ lo scontro: quella battaglia che, spiega il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani,  “è stata fondamentale nella storia della Toscana”.  Sono state presentate oggi, martedì 26 marzo, nella sala Barile a palazzo del Pegaso, le celebrazioni che andranno in scena a Colle Val D’Elsa per ricordare quanto accadde tra il 16 e il 17 giugno del 1269, tra le truppe ghibelline di Siena e quelle guelfe di Carlo d'Angiò e di Firenze, rappresentata da meno di 200 cavalieri fiorentini comandati da Neri de' Bardi.

Il 15 giugno 2019, a Colle Val D’Elsa, oltre 300 figuranti popoleranno l’area sotto le mura della città, cavalli, costumi d’epoca, e compagnie di rievocazione storica: tutti pronti per la rievocazione in forma di spettacolo che occuperà il palcoscenico naturale di 15mila metri quadrati nel Parco di Bacìo, ai piedi delle mura. Per incastonare “La battaglia di Colle: 750 anni”.

Giani, spiega innanzitutto il valore di quanto avvenne nella città in provincia di Siena nel 1269: “È la battaglia che determinerà il successo dei guelfi in Toscana e nelle città della Toscana, comprese Siena e Pisa, che erano ghibelline e poi diverranno guelfe”. Un passaggio storico ‘assoluto’, con il quale Firenze ribaltò “quanto avvenuto 9 anni prima a Montaperti”, quando Siena aveva sconfitto e imprigionato molti fiorentini e determinato un equilibrio a favore alle città ghibelline della Toscana.

Il presidente riconosce i meriti di quanto organizzato e voluto dalla Pro Loco di Colle di Val D’Elsa, con il patrocinio del Comune e della Regione Toscana. All’amministrazione comunale, e in particolare all’assessore alla cultura, Michela Moretti, Giani dà atto di un impegno tanto più importante, perchè “non è campanilista: la battaglia di Colle ha avuto un ruolo strategico negli equilibri della Toscana”. Lo stesso Dante, nella Divina Commedia, ricorda ancora Giani, descrive con efficacia quanto avvenne, quando la stessa Sapìa Salvani vide rotolare la testa di suo nipote Provenzano Salvani “e così segnare le sorti della battaglia che portò poi all’egemonia di Firenze nella Toscana”. Un contesto di particolare evidenza, segnala il presidente, proprio nell’anno in cui si celebrano i 450 anni dalla costituzione della Toscana moderna, quando Cosimo I viene definito Granduca con bolla papale di Pio V.

L’assessore alla cultura del Comune di Colle Val D’Elsa, Michela Moretti descrive l’organizzazione complessa delle celebrazioni. Lo sforzo, l’obiettivo perseguito, dice “va oltre la politica: è uno dei più grandi eventi organizzati dal nostro Comune, un impegno a livello turistico, storico e culturale per la nostra città. Un ringraziamento speciale al sindaco, Paolo Canocchi”.

Molti gli eventi collaterali organizzati nell’epoca precedente e successiva alla rievocazione vera e propria. Spiega Mario Provvedi, presidente pro loco “l’11 maggio ci sarà una grande cena in costume, dove saranno serviti gli alimenti dell’epoca con le posate di allora”. Anche in questo caso si terrà una rievocazione dell’avvenimento, con cortei e cavalli in costume; per tutto il mese di maggio ci saranno eventi lungo la città cortei, battitori, sbandieratori.  Mobilitate anche le scuole, per studiare e conoscere un evento che altrimenti andrebbe dimenticato.

Ringraziamenti, da tutti i presenti, per Luciana Calamassi, direttore artistico dell’associazione ‘Valdelsa Eventi’, per l’organizzazione della battaglia che mobiliterà professionisti, stuntman e cavalieri professionisti.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa

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