PaP Firenze: "Nessuna nuova infrastruttura prima di un vero piano della mobilità"

Potere al Popolo di Firenze ha seguito con attenzione ed interesse il seminario che il 20 marzo è stato organizzato dal Gruppo di Ricerca sulla mobilità sostenibile coordinato dal professor Alberto Ziparo dell’Università di Firenze. Era presente all’iniziativa anche la candidata sindaco della coalizione di sinistra Antonella Bundu.

Dalle relazioni presentate è emerso soprattutto come i problemi della mobilità a Firenze discendono da scelte politiche sbagliate che risalgono a decenni fa e si sono concentrate soprattutto sulla privatizzazione del servizio.

Questa scelta è alla radice di tutte le distorsioni della mobilità a Firenze e nell’area metropolitana. Il gestore privato di ATAF e di GEST (tranvie) ha ovviamente privilegiato quello che è il classico obiettivo di un’impresa: massimizzare il profitto, piuttosto che lavorare alla realizzazione di un capillare ed efficiente servizio pubblico che sia valida alternativa al mezzo privato.
La costruzione delle tranvie incarna perfettamente questa anomalia: si è affidata la progettazione, la realizzazione e il controllo ad un soggetto privato, con il micidiale strumento del project financing che mette al sicuro da ogni rischio il costruttore e grava sull’ente pubblico tutti i problemi e i costi.

Questi ultimi sono emersi, nelle relazioni, ben oltre le medie italiane ed europee, di circa 37 milioni di euro al km. Se aggiungiamo a questo gli extracosti di oltre 280 milioni si arriva a cifre che, se fossero state usate saggiamente, avrebbero permesso la realizzazione di un ben più capillare servizio invece che concentrare l’attenzione e gli investimenti solo su poche direttrici.
Altri gravi problemi derivanti dalla mancata pianificazione sono il mancato collegamento tra i vari vettori del trasporto e il non utilizzo delle infrastrutture esistenti come le ferrovie; queste, con costi contenuti e tempi relativamente brevi, potrebbero integrare il trasporto pubblico soprattutto intercettando una buona porzione del traffico su gomma che quotidianamente affluisce a Firenze.

Interessante è stata, fra le altre, la testimonianza di un rappresentante sindacale di ATAF che ha fatto notare come l’ente pubblico, il Comune, è oggi sostanzialmente un “cliente” di ATAF SpA e ha pochissima voce in capitolo sulle modalità di organizzazione del servizio.

La proposta più attuale, emersa da vari interventi e che Potere al Popolo fa sua, è quella di una moratoria nella realizzazione di nuove infrastrutture in attesa di un vero e serio piano della mobilità che guardi davvero alle esigenze dei cittadini piuttosto che a quelle dei gestori e dei costruttori.

Potere al Popolo è comunque convinto che la gestione del trasporto pubblico, come quella degli altri servizi di interesse collettivo, deve passare dal privato al controllo popolare, cioè dei cittadini che sono gli utenti assieme ai lavoratori del settore. Questa proposta è il tentativo di portare fuori dalle pastoie dei vecchi enti pubblici e soprattutto dalle distorsioni di un sistema privatizzato dove gli stessi strumenti democratici risultano inefficaci.

Potere al Popolo pone all’attenzione anche la necessità di una revisione del sistema tariffario che guardi alle fasce più disagiate e che in prospettiva pensi anche alla gratuità del servizio.

Potere al Popolo Firenze

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