L’Unione dei comuni dell'Empolese Valdelsa aderisce con entusiasmo all’iniziativa promossa da Save the Children - l’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro - per la realizzazione e l’aggiornamento del Piano di Protezione Civile “a misura di bambino”, che preveda azioni idonee alla protezione e alla partecipazione dei bambini in situazioni di emergenza.
Qualche settimana fa il sindaco di Montelupo, Paolo Masetti, in qualità di delegato alla protezione civile per l’Unione dei Comuni ha firmato un protocollo che impegna a pianificare tenendo conto delle necessità dei cittadini più piccoli.
«Situazioni di emergenza e catastrofi naturali accadono con una frequenza crescente e i soggetti più fragili in questi casi sono, oltre agli anziani, i bambini e gli adolescenti. Per garantire loro la massima tutela è quindi necessario dotarsi di strumenti specifici.
Per questa ragione abbiamo ritenuto importante aderire al progetto “Dalla parte dei bambini” promosso da Save the Children.
Un’adesione che non è solo formale, ma che si tradurrà in azioni concrete previste nel nostro piano intercomunale di protezione civile e di conseguenza nei documenti comunali.», afferma Masetti.
Il documento redatto da Save the Children indica alcune azioni specifiche da realizzare, vediamole brevemente:
-Mappatura dei servizi dedicati all’infanzia e all’adolescenza, previsione di una figura di coordinamento dedicata ai minori per la gestione delle procedure di emergenza
-In fase di emergenza garantire il più possibile la continuità educativa
-Creare una mappatura comunale (o di unione) delle organizzazioni che operano con minori e favorire il coordinamento fra gli operatori del settore e della protezione civile, prevedendo anche corsi di formazione specifici
-A seguito delle emergenze prevedere spazi idonei ai bambini, oltre alle misure di prima necessità
-Definire modalità di condotta che tutelino i ragazzi già in momenti tranquilli in modo da avere già codificati i comportamenti da tenere
-Prevedere supporto sanitario e psicologico adeguati ai bambini
-Organizzare incontri fra esperti di protezione civile e insegnanti
-Organizzare a scuola momenti formativi e di sensibilizzazione per i ragazzi, finalizzati anche a far conoscere i “piani di protezione civile comunali”
«Alcune delle azioni elencate sono già previste nei nostri piani ed altre – come gli interventi di sensibilizzazione – sono anche già state realizzate.
Il protocollo di Save the Children ha il merito di creare un elemento organico, che ribalta l’approccio con cui ci dobbiamo muovere, che non prevede azioni sporadiche, ma che mette al centro del nostro agire i bambini. Una delle fasce più delicate, perché in caso di emergenza possono perdere punti di riferimento, i familiari e subire traumi che li accompagneranno per tutta la vita. Ciascun aderente al progetto può scegliere, anche in base alle caratteristiche del territorio, di attuare alcune misure e non altre», conclude Masetti.
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa
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