Il 21 marzo di ogni anno l’associazione Libera celebra la “Giornata della memoria e dell'impegno” e nelle piazze italiane vengono letti solennemente i nomi delle quasi 1000 vittime innocenti delle mafie.
Tra questi, sono tanti, troppi, i nomi di bambini e ragazzi che sono stati colpiti dalla malavita organizzata negli anni, un triste elenco di giovani vite spezzate per le quali non è mai iniziata “la primavera”.
Il Comune di Santa Croce sull’Arno ha voluto ricordarli con un semplice allestimento nei locali del palazzo comunale, appendendo i loro nomi al filo simbolico della memoria.
Il Sindaco Giulia Deidda ha dichiarato:
“L'illegalità è un fenomeno diffuso storicamente e geograficamente che è presente in tutte le regioni d'Italia in forme sempre più evolute e insidiose e sappiamo che anche la nostra regione non è immune.
In questi anni abbiamo confermato la nostra adesione ad Avviso Pubblico e abbiamo continuato a collaborare con l'associazione Libera sostenendo concretamente le sue campagne, abbiamo voluto essere trai comuni fondatori del presidio territoriale di Libera, e non abbiamo tralasciato alcuna occasione per organizzare iniziative locali di sensibilizzazione perché vogliamo ribadire la necessità della lotta alla mafia e della diffusione della legalità. Il nostro impegno è rivolto soprattutto ai giovani che hanno sempre più bisogno di modelli positivi e chiedono verità e speranza.”
L'Assessore alla legalità Carla Zucchi ha sottolineato:
“Con questa iniziativa abbiamo voluto accendere una luce simbolica su un aspetto particolarmente doloroso del fenomeno mafioso, ricordando il triste elenco di giovani e giovanissimi vittime, tra cui anche neonati, uccisi dalla mafia; il loro sacrificio risulta particolarmente ingiusto e inspiegabile e i loro nomi devono essere scolpiti nella nostra memoria. Sono vite spezzate per cui la PRIMAVERA non è mai iniziata ed è nostro dovere non dimenticarle mai e ricordarle soprattutto ai giovani come loro.
La celebrazione del 21 marzo non è solo un evento di commemorazione per le troppe vittime innocenti di mafia, a cui dobbiamo profonda gratitudine e rispetto, ma è l'occasione per ricordare che la memoria deve rimanere viva perché si deve tradurre nell'impegno a costruire una cultura della legalità attraverso l'educazione, la responsabilità, la condivisione.”
Fonte: Comune di Santa Croce sull'Arno
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