Ho assistito in questi ultimi mesi al dibattito sul Padule di Fucecchio, sul problema degli Ungulati etc e sinceramente a volte mi è sembrato di essere sui programmi 'Scherzi a parte' o 'Ai confini della realtà'. Non pretendo di essere un esperto di queste questioni (a volte sembrano tutti esperti) ma me ne occupo da una ventina di anni, alcune considerazioni: in questi mesi ho addirittura sentito alcuni che proporrebbero di mandare i cacciatori a fare caccia di selezione all’interno delle riserve naturali del Padule. Alcuni amministratori mi hanno detto che i cinghiali arrivano fino al loro paese e la colpa sarebbe dei cinghiali che arrivano dal Padule. Evito commenti ma ricordo che il nostro circolo, insieme ad altre associazioni, preparò un progetto nel 2013 per il contenimento degli ungulati sull’esempio di altre zone dove era stato, con successo, applicato, ma la cosa fallì per l’opposizione di una parte del mondo venatorio che (dopo avere creato il problema introducendo a fini venatori gli attuali cinghiali più grossi e prolifici di quelli autoctoni) vorrebbero continuare ad avere, presumo, tanti cinghiali ai quali sparare. Questo per dire che tutte le problematiche si devono affrontare in modo serio e scientifico.
Sono anni che in tutto il mondo ed anche in Valdinievole si afferma che le politiche di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio naturale (ma anche di quello storico e architettonico) dovrebbero essere coniugate a livello consortile per essere efficaci e che proprio la storica incapacità italiana di fare squadra è uno dei più grossi problemi che abbiamo. Ecco, nel Padule di Fucecchio a cosa assistiamo? Al tentativo di fare «lo spezzatino»: il centro al comune di Larciano, osservatorio delle Morette al comune di Ponte Buggianese, la gestione delle due riserve? Mah.
Per queste cose, come dicevo all’inizio, mi viene sempre in mente il programma 'Scherzi a parte'. Anche i dati del 2018 confermano che l’ecoturismo o turismo sostenibile è sempre e in costante ascesa e le previsioni per i prossimi dieci anni sono buone: noi in Valdinievole abbiamo eccellenze ambientali (in primis il Padule ma anche l’alta valle del Pescia, i Colletti di Veneri, Il colle di Monsummano, il parco delle Panteraie ed altro) ma anche storici, architettonici che, come diciamo da anni, potrebbero essere il 'nostro petrolio', ma per farle diventarli tali si dovrebbe lavorare soprattutto a livello consortile non certo 'spezzettando'. Abbiamo negli anni presentato anche piani per la tutela e valorizzazione anche turistica del Padule e di altre parti della Valdinievole,ovviamente.
Il mio appello è quello di fare squadra per il bene di tutta la Valdinievole, per il bene comune e non rischiare di assecondare i piccoli interessi di pochi. Ormai, anche le persone distratte dovrebbero essersi accorte che siamo nel terzo millennio e che le questioni ambientali stanno sempre più preoccupando i giovani di tutto il mondo, ed è pure bene ricordarsi che le eccellenze ambientali, storiche ed altro sono patrimonio di tutti e non di pochi.
Maurizio Del Ministro, presidente Legambiente Valdinievole
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