Il premio Pianeta Galileo 2019 è stato consegnato al professor Alfio Quarteroni, “Per l’alto valore del suo contributo di matematico al progresso scientifico e alla diffusione del sapere”. La cerimonia di premiazione si è tenuta questa mattina, lunedì 18 marzo, in palazzo Bastogi, nell’ambito del progetto promosso dal Consiglio per diffondere la cultura e il sapere scientifico.
A consegnare la targa Roberto Casalbuoni, dell’Università di Firenze, che fa parte del Comitato scientifico di Pianeta Galileo.
“Quarteroni ha contribuito a dare un’immagine estremamente viva e attuale della matematica”, sottolinea Stefano Campi, dell’Università di Siena, che ha coordinato la mattinata nella sala delle Feste. Parlando a nome del Comitato scientifico di Pianeta Galileo, presente in sala, Campi ha espresso soddisfazione “perché i ragazzi hanno oggi l’opportunità di farsi un’idea di quello che è la ricerca nel campo della matematica”.
In primo piano, accanto agli alti meriti scientifici di Quarteroni, il suo “impegno nel costruire percorsi per sbocchi professionali altrettanto prestigiosi. Il professore – aggiunge Campi – ha creato meccanismi che hanno facilitato questo inserimento”.
Alfio Quarteroni, professore del politecnico di Milano e di Losanna, tiene la lectio magistralis “La matematica del cuore” davanti alla platea affollata di studenti. Matematico e scienziato, rende chiaro come la matematica sia “elemento descrittivo, motore straordinario di conoscenza e sempre più presente nelle nostre vite”. Anche per capire “come funzioni sistema cardiocircolatorio, responsabile di circa il 45 per cento delle morti nei paesi occidentali”. Si tratta della ricerca che il professore sta conducendo nell’ambito del progetto europeo ERC AdG iHEART, dove si studia “la parte della fisiologia e quella della patologia cardiaca, per capire meglio perché certe malattie si sviluppano, come curarle e come progettare interventi chirurgici che vanno a beneficio del paziente”. Un’attività che si svolge in collaborazione con dieci ospedali in tutto il mondo.
Le applicazioni infinite della matematica, ancora, servono all’analisi del rischio sismico – per comprendere “Cosa succede quando arriva un terremoto, capire meglio quale impatto può avere su strutture civili o elementi del patrimonio artistico” -, e anche allo sport “in vari ambiti, come nuoto, vela, calcio, volley”. Si ricorre ai modelli matematici per capire “come migliorare le performances degli atleti, delle squadre, ed eventualmente anche dei mezzi: come le macchine in formula uno, la vela o la racchetta da tennis”, spiega Quarteroni. Il professore parla “degli algoritmi sviluppati per la nazionale femminile di volley, arrivata seconda ai mondiali in Giappone; abbiamo aiutato le atlete, in particolare, a migliorare la battuta che è elemento essenziale, e la squadra a capire meglio come disporsi in campo anche in funzione dell’avversario”. Un’attività che si sta allargando in tanti ambiti e anche nel calcio: “partendo dai dati che si rilevano dalla posizione degli atleti in campo, dalla disposizione delle squadre, dai diversi schemi di gioco – aggiunge Quarteroni - si analizzano gli smart data, per fare in modo che quella specifica squadra abbia performance migliori”.
Profilo scientifico di Alfio Quarteroni
Alfio Quarteroni è professore al Politecnico di Milano dal 1986 ed è stato professore al Politecnico di Losanna dal 1998 al 2017.
E' fondatore e direttore del MOX del Politecnico di Milano, un centro di ricerca che conta oggi 60 ricercatori. Ha fondato MOXOFF, una Società di Ricerca industriale che si occupa di trasferimento di conoscenza e di tecnologia verso aziende italiane ed europee.
E’ stato Direttore Scientifico del CRS4 (un centro di ricerca presieduto da Carlo Rubbia), Full professor all’Università del Minnesota (a Minneapolis), professore invitato in oltre 200 Università e Centri di ricerca.
E’ autore di 25 libri scientifici in inglese, tradotti in svariate lingue. E’ autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.
E’ stato direttore di oltre 100 tesi di laurea e di 60 tesi di dottorato di ricerca: alcuni dei suoi ex studenti sono ora professori universitari in Italia, Svizzera, Francia e Stati Uniti.
Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti fra i quali: il Premio della NASA 1992, il Premio Agrumello 2003, il Premio Capo d’Orlando 2006, il Fanfullino della Riconoscenza 2006, il Premio Ghislieri alla carriera 2013, il Premio internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club 2015; è stato insignito della cattedra Galileiana della Scuola Normale Superiore di Pisa nel 2001, della Laurea Honoris Causa in Ingegneria Navale all’Università di Trieste nel 2003.
E’ membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei, della European Academy of Sciences, dell'Academia Europaea e della Academy of Sciences di Lisbona.
I suoi campi di ricerca riguardano la Matematica e le sue applicazioni nei più svariati campi della scienza, dell’industria e della società. Fra questi: lo studio del sistema cardiovascolare umano, delle onde sismiche e dell’impatto di terremoti su centri abitati e strutture ad alto rischio sismico, di bacini petroliferi, della loro localizzazione e del loro sfruttamento, dei processi di inquinamento atmosferico e marino, la partecipazione al progetto Grand Paris del presidente della Repubblica Francese per la riprogettazione della grande metropoli parigina in collaborazione con prestigiosi studi di architettura europei, l’ottimizzazione delle prestazioni nello sport da competizione.
In particolare ha diretto il team di progettazione matematica di Alinghi, l’imbarcazione svizzera che ha vinto le due edizioni di Coppa America del 2003 a Auckland (Nuova Zelanda) e del 2007 a Valencia (Spagna), e ha partecipato alla realizzazione del progetto preliminare di Solar Impulse, l'aereo svizzero completamente alimentato ad energia solare.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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