Fermare il climate change, doppia manifestazione a Empoli sulla scia di Greta Thunberg

La manifestazione in via Del Papa

Circa un centinaio di persone hanno presenziato per i Fridays for Future organizzato in via Del Papa a Empoli questo pomeriggio alle 16. La prima delle due manifestazioni (l'altra si è tenuta alle 17.30 con molti ambientalisti che hanno protestato per la presenza di esponenti politici all'evento) ha visto molti cartelli e striscioni inneggiare per fronteggiare l'arrivo del climate change. Sul posto il sindaco Brenda Barnini, l'assessore all'ambiente Fabio Barsottini, i consiglieri comunali Andrea Poggianti, Lorenzo Ancillotti, Alessio Mantellassi, il deputato Dario Parrini e il coordinatore Cgil Empolese Valdelsa Paolo Aglietti.

Non si è scesi in piazza solo a Empoli: qui il riassunto di tutte le manifestazioni in Toscana.

In fondo all'articolo trovate le foto delle manifestazioni. Di seguito invece un breve specchietto per capire perché il nostro ecosistema è a rischio:

Climate change, cos'è e come si sta manifestando

È ormai appurato che l'uomo esercita un'influenza crescente sul clima e sulla variazione della temperatura terrestre in particolare attraverso attività come la combustione di combustibili fossili, la deforestazione, l'allevamento del bestiame.

Queste attività aggiunge enormi quantità di gas serra a quelle naturalmente presenti nell’atmosfera, incrementando l’effetto serra naturale e determinando così il fenomeno del riscaldamento climatico globale.

I gas serra sono chiamati così in quanto agiscono un po’ come il vetro di una serra, catturando in calore emesso dalla Terra dopo la ricezione dell'energia solare impedendogli di ritornare nello spazio (intrappolandolo quindi nell'atmosfera).

Molti di questi gas sono presenti in natura, ma l'attività dell'uomo aumenta le concentrazioni di alcuni di essi nell’atmosfera, in particolare troviamo l'anidride carbonica, il metano, il protossido di azoto, i gas fluorurati. La CO2è un gas serra prodotto soprattuto dall'attività umana ed è responsabile del 63% del riscaldamento globale causato dall'uomo (a fronte di una sua concentrazione nell’atmosfera supera attualmente del 40% il livello registrato agli inizi dell'era industriale, superando oggi la concentrazione di 400 ppm atmosferici).

Gli altri gas serra vengono emessi in atmosfera in quantità minori ma hanno una "capacità serra" molto maggiore di quella della CO2, sono cioè capaci di catturare il calore molto di più della CO2, a volte migliaia volte di più. Il metano è responsabile del 19% del riscaldamento globale di origine antropica, l'ossido di azoto del 6%.

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