Salvataggio Sviluppo Pisa, Conti e Bottone: "Crisi non più procrastinabile"

Conti e Bottone

Sviluppo Pisa dev’essere messa in sicurezza il prima possibile per evitare che trascini in una spirale di problemi economici la Pisamo s.r.l. e di conseguenza il Comune di Pisa. È questo il messaggio che il  sindaco Michele Conti e l’amministratore unico di Pisamo, Andrea Bottone, hanno lanciato stamani delineando una road map per uscire da una crisi annunciata della società immobiliare di scopo creata da Pisamo s.r.l., proprietaria al 100%, per realizzare il complesso ‘Sesta Porta’.

A oggi la società Sviluppo Pisa s.r.l. può contare su circa trecentomila euro all’anno di entrate proventi di affitti per la locazione di porzioni dell’immobile a fronte di oltre un milione di euro di spese annuali derivanti da mutui contratti per la realizzazione, cifra comprendente capitale e interessi.

Ad oggi il capitale del mutuo residuo è di 8.678.000,00.

«Per dieci anni è stata rimandata la questione – dichiara il Sindaco Michele Conti – non si può più procrastinare visto lo stato in cui versa l’azienda che rischia di travolgere Pisamo e di creare un danno economico ingente anche al Comune di Pisa. E’ un altro dei disastri che l’Amministrazione Pd ci ha lasciato in eredità e che va affrontato subito con energia per evitare il peggio; non si può pretendere che in pochi mesi la nostra amministrazione risolva problemi di anni di malgoverno, ma con il senso di responsabilità che contraddistingue la nostra azione amministrativa, vogliamo occuparcene subito per delineare un programma che porti nel tempo la società in sicurezza».

A tracciare lo stato dell’arte di Sviluppo Pisa s.r.l., l’amministratore Andrea Bottone: «A partire da quando mi sono insediato alla guida di Pisamo, circa tre mesi fa, ho avviato una ricognizione delle potenzialità e delle criticità dell’azienda; fra queste ultime si può certo annoverare Sviluppo Pisa. La Pisamo spa ha finanziato fino ad ora la Sviluppo Pisa s.r.l. per un importo complessivo di oltre € 11.000.000,00 postergando temporaneamente il pagamento di parte del canone che annualmente riconosce al Comune di Pisa, in accordo con la precedente amministrazione che aveva accordato a Pisamo di posticipare parte dei canoni annuali per una cifra complessiva residua che ad oggi ammonta a circa 10.500.00,00. A questo si aggiunge il mancato realizzo di Sviluppo Pisa verso INGV per 9 milioni di euro complessivi in virtù di un contratto di compravendita non onorato per il quale è in corso un contenzioso legale. Questo fa registrare un debito di circa 20 milioni di euro della società fra banche e socio controllante (Pisamo), situazione non più sostenibile e che va risolta senza ulteriori indugi».

Come uscire quindi dalla crisi? L’Amministrazione Comunale, in accordo con Pisamo, ha messo al lavoro i tecnici dando delle linee di indirizzo precise.
«Intanto risulta prioritario definire bonariamente il contenzioso con INGV – dichiara Bottone -. Si è concluso il giudizio per il pagamento delle fatture 1 e 2 del 2013 (per un totale di € 2.700.000/00 più Iva), con sentenza n. 7690/2018 del 16.04.2018, con cui il Tribunale ha condannato INGV al pagamento in favore di Sviluppo Pisa. INGV ha fatto appello e Sviluppo Pisa si è costituita. A partire dallo scorso novembre sono stati frequenti gli incontri e le corrispondenze con INGV al fine di risolvere il contenzioso, condividendo un percorso che possa portare a una reciproca soddisfazione. A tal proposito è in corso una trattativa con INGV per l’acquisto di parte dei locali di cui al contratto originario, per un totale di circa mq 1360 contro i mq 2160 circa del contratto, e per un totale di € 5.780.000 oltre Iva anziché € 9.000.000 oltre Iva (il costo unitario a mq resta quello del contratto originario), ma con una dilazione in 3 anni del pagamento. Al momento l’accordo bonario è ancora in corso di valutazione legale».

«Parallelamente al contenzioso che Sviluppo Pisa s.r.l. deve risolvere in via prioritaria – dichiara il Sindaco Conti – il Comune di Pisa sta valutando l’acquisto di locali alla Sesta Porta da destinare all’allargamento degli uffici della Polizia Municipale e valutando il trasferimento alla Sesta Porta della Protezione Civile in modo da fornire a questo servizio fondamentale della città, spazi adeguati e logisticamente efficaci, visto anche l’alto grado di antisismicità dell’edificio. Inoltre, valuteremo con l’Amministratore di Farmacie la possibilità di acquistare la sede attuale di Farmacie Spa».

Fonte: Comune di Pisa - Ufficio stampa

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