Empoli, Città Medaglia d’Oro della Resistenza, non si merita una Amministrazione guidata dalla Lega di Salvini, una forza politica razzista e xenofoba punto di coagulo della destra fascista sia sul piano organizzativo che dei disvalori, o dai diretti eredi del Movimento Sociale Italiano come Fratelli d’Italia.
Empoli affonda le sue radici democratiche nella forza del Movimento Operaio e nell’esperienza delle tradizioni anarchica, socialista e comunista, che a partire dal 1921 e dal cosiddetto “processone” costituirono il nerbo organizzato e valoriale per tutti coloro che, di diverse fedi politiche e religiose, si opposero al fascismo, animarono la Resistenza, e lottarono per un’Italia ed un mondo migliore, più umano, più giusto, più equo.
Esattamente 74 anni fa, con i tedeschi in fuga e una Empoli ormai già liberata, centinaia di empolesi si radunarono nella odierna Piazza del Popolo per salutare i 530 ragazzi che si diressero nel centro di istruzione militare di Cesano, nei pressi di Roma, per un breve corso di formazione militare. Successivamente essi andarono ad aggiungersi ai gruppi di combattimento Cremona, Legnano, Friuli, Folgore, Mantova e Piceno, nei combattimenti in Alta Italia contro i fascisti.
Avevano pensato che i conti col nazifascismo non erano ancora finiti e avevano deciso da quale parte stare! L’Antifascismo non è un ferro vecchio della storia, ma una pratica quotidiana di impegno e mobilitazione per una Società dove gli uomini e le donne siano pienamente liberi. Antifascismo che vede uno straordinario interprete nell’ANPI, erede morale della Resistenza.
E la grande passione democratica che ha sempre messo al primo posto le mobilitazioni ed il protagonismo popolare ha visto lo straordinario fiorire delle esperienze associative coagulatesi nell’ARCI, con il prezioso patrimonio rappresentato dalle Case del Popolo.
Una forza, quella del Movimento Operaio, che ha visto come traduzione organizzativa la straordinaria presenza della CGIL e delle sue Camere del Lavoro, con un tasso di adesione e di proselitismo che ha pochi eguali a livello nazionale.
Questa storia, tuttavia, non sembra trovare oggi la capacità di garantire una rappresentanza politico-istituzionale all’altezza del passato e capace di non cedere la guida dell’Amministrazione alle Destre. E’ questo un assillo che abbiamo come cittadini e cittadine empolesi, vissuti ed impegnati a vario livello nelle Organizzazioni che hanno fatto di Empoli un luogo di grande valore democratico.
L’Antifascismo oggi si declina come Antirazzismo, e la questione democratica senza la questione sociale corre il rischio di essere un guscio vuoto facile preda della propaganda delle destre nazionaliste, che grande presa sta trovando nel mondo del lavoro e negli strati popolari.
Per questo ci rivolgiamo alle forze politiche cittadine, al governo o all’opposizione democratica, presenti in Consiglio Comunale e non, organizzate in Partiti nazionali o espressione di forme di civismo democratico e progressista, a vari gradi di radicalità sociale ed ideologica.
Perché nella discussione programmatica e valoriale, perché negli schieramenti e nelle modalità concrete nelle quali saremo chiamati ad esprimerci come elettori ed elettrici sia fatto il massimo sforzo possibile per evitare che la nostra Città corra il rischio di essere governata dalla Lega o dagli eredi del MSI.
E se l’Antifascismo è Antirazzismo bisogna dare risposta immediata e concreta alle misure criminogene del Decreto Salvini, sia rispetto ai richiedenti dei Centri Sprar e Cas che corrono il rischio di ritrovarsi per strada alimentando la spirale straniero-violenza-criminalità-disagio, brodo di cultura della lotta dei penultimi contro gli ultimi, sia ponendosi il problema di dare continuità ai minori non accompagnati una volta divenuti maggiorenni, sia rispetto ai lavoratori e le lavoratrici impegnati nell’accoglienza e che perderanno il posto di lavoro o che vedranno ulteriormente peggiorate le proprie condizioni lavorative.
E se Democrazia è Partecipazione è necessario, da subito, ripopolare la nostra Città, in maniera particolare il Centro, di realtà Associative alle quale affidare spazi fisici e rendere possibile legami che non siano esclusivamente quelli del consumo e della ricezione passiva di eventi.
Costruendo un asse centrale della Cultura e della Memoria che unisca Piazza XXIV luglio al complesso dell’ex-ospedale e che faccia perno sulla Biblioteca e il Cinema la Perla, valorizzando Largo della Resistenza. Un asse che, simbolicamente ed urbanisticamente, si affianchi al quadrilatero del commercio e del consumo. Una Città che si apra, che sappia dialogare con quelle vicine per arrivare ad un unico Comune lungo le due rive dell’Arno, elemento unificante ed unificatore. Perché i Comuni siano i luoghi reali della partecipazione democratica avendo gli strumenti e la dimensione concreta per stare in rapporto con l’Ente Regione e lo stesso Governo Nazionale.
Una Città, Empoli, che sappia contrastare il processo di periferizzazione in atto rispetto a Firenze: il neoliberismo non accentuale le distanze solamente tra le classi sociali, gerarchizza ed allontana gli stessi ambiti territoriali.
La lotta alle diseguaglianze sociali che deve caratterizzare un’Amministrazione democratica e progressista deve contestualmente essere lotta alle differenziazioni territoriali, investendo concretamente tutto il tema delle infrastrutture e della mobilità. Infrastrutture e mobilità che dovrebbero avere come priorità il lavoro produttivo manifatturiero e non la rendita, magari avvinghiata ad un turismo distruttivo e massificante. Una infrastrutturazione - su ferro in prima istanza - funzionale soprattutto chi si muove per lavoro e per motivi di studio.
Altri temi centrali e di piena pertinenza delle Amministrazioni Comunali sono le politiche tariffarie e i Servizi Pubblici Locali. Ci aspettiamo da chi chiederà il nostro voto alle prossime elezioni amministrative scelte nette su questo: la tassazione dovrà essere progressiva, dovrà colpire le rendite e prevedere degli specifici fondi di solidarietà che alleggeriscano ed annullino la tassazione per i singoli o i nuclei familiari che si trovino a causa della crisi economica e della perdita del lavoro nella situazione di non poter sostenere tali spese. Lo diciamo chiaro: a tutti i figli e le figlie della nostra Città, qualunque sia la condizione economica, la provenienza ed il colore delle pelle deve essere garantito il diritto ad andare a scuola, al trasporto ed alla mensa.
A livello di zona Empolese-Valdelsa abbiamo sperimentato le prime forme di gestione associata dei servizi, arrivando ad una notevole qualità ambientale, sociale ed industriale nella gestione degli stessi. Abbiamo fatto notevoli passi indietro nei processi di accorpamento, non per l’ampliamento del perimetro, ma per le modalità concrete con le quali si è operato. Il peso del nostro territorio ed il portato delle sue esperienze è stato negativamente ridimensionato nelle nuove compagini.
Ma vi è di più: il Comune di Empoli che abbiamo in mente deve essere protagonista nella battaglia che tratta i Servizi Pubblici Locali come Beni Comuni, tenendo virtuosamente assieme la loro piena ripubblicizzazione – a partire dal Servizio Idrico Integrato e dal troppo a lungo disatteso esito del Referendum sull’acqua pubblica – con la gestione associata ed il rilievo industriale degli stessi, decisivo fattore di intervento anticiclico, capace di rimettere nelle mani del decisore politico il tema degli investimenti e della ricerca, sottraendolo a soggetti privati o a disattenti soggetti pubblici interessati solo a incamerare le quote dei dividendi.
Una Città che contrasti il consumo di suolo, che sia protagonista del recupero e riqualificazione del costruito e che faccia delle politiche della casa un asse importante della sua iniziativa.
Una Città, la Empoli che vogliamo, in prima linea per la difesa ed il rilancio della sanità Pubblica, capace di contrastare il definanziamento operato a livello centrale e le errate scelte regionali che mortificano i distretti e la prevenzione facendo perno sulle Aziende Universitario-Ospedaliere, effettuando una distorsione rispetto alle risposte ai bisogni di salute che dovrebbero essere invece orientati dalla medicina sociale.
Come cittadine e cittadine, elettori ed elettrici di Empoli chiediamo alle forze politiche democratiche ed alle eventuali aggregazioni civiche che concorreranno alle prossime elezioni comunali di fare il massimo sforzo per tenere assieme questioni sociali e questioni democratiche, proponendo candidature, liste, schieramenti, programmi e valori che possano a livello popolare ottenere il consenso necessario a far sì che la Empoli del futuro sia all’altezza della sua storia.
Nel nostro piccolo, sommessamente, cercheremo di valorizzare nel momento del voto chi si sarà mostrato credibile ed abbia concorso perché questo obbiettivo possa credibilmente realizzarsi. Per Empoli, democratica, antifascista, antirazzista, orgogliosa del suo passato ed aperta al futuro.
Adesioni all’ Appello
Rossano Rossi seg. CGIL Lucca
Maurizio Brotini seg. CGIL Toscana
Loredana Polidori seg. Regionale SPI CGIL
Giuseppe Dentato seg. FILCTEM CGIL Firenze
Massimo Marconcini Assicuratore
Paolo Gaccione Comune di Firenze
Paolo Grasso CGIL Empoli
Simone Perini CGIL Empoli
Alessandro Cioni FLAI CGIL
Donatella Gargani FILCAMS CGIL Empoli
Beatrice Ciofi FP CGIL Empoli
Francesco Baccanelli FLAI CGIL Empoli
Rosario Sannino delegato CGIL UNICOOP
Giuliana Cristina delegato CGIL UNICOOP
Federico Ciampalini delegato CGIL UNICOOP
Monica Ferrari delegato CGIL UNICOOP
Davide Cianchi Maria Elvira Cecere delegata CGIL
Natalino Rinaldi SPI Cgil
Marianna Nardi DOT. Università Pisa
Iacopo Pacini delegato CGIL INPA
Giulia Peruzzi ANPI Empoli
Federico Montagni ANPI Empoli
Alessandro Cioni FLAI CGIL
Patrizia Rinaldi lav. ALIA spa
Cristina Mancini lav. ALIA spa
Camilla Tofanelli lav. ALIA spa
Sara Bucci lav. ALIA spa
Marco Alderighi lav. ALIA spa
Giulio Mugnaini delegato CGIL LESOLUZIONI
Luca Sabatini lav. LESOLUZIONI scarl
Filippi Carlotta lav. LESOLUZIONI scarl
Federica Sabatini lav. LESOLUZIONI scarl
Patrizio Santini delegato CGIL VIBAC spa
Sara Barberini lav. Mennuti group
Rodolfo Scarpellini delegato CGIL ZIGNAGO
Vincenzo Brancato delegato CGIL ZIGNAGO
Riccardo Chiavacci delegato CGIL ZIGNAGO
Michele Tinnirello delegato CGIL ZIGNAGO
Pancrazio Cirigliano delegato CGIL ACQUE spa
Marco Mainardi delegato CGIL ACQUE spa
Maura Cerbioni lav. ACQUE spa
Alessandro Beconcini lav. ACQUE spa
Bruna Rasenti lav. ACQUE spa
Consuleo Borracchini lav. ACQUE spa
Romina Borracchini lav. ACQUE spa
Roberta Bambi lav. ACQUE spa
Patrizia Mazzantini lav. ACQUE spa
Cristina Pieraccioli lav. ACQUE spa
Cristina Serresi lav. ACQUE spa
Giulia Sguerri lav. ACQUE spa
Roberto Burberi SPI Cgil
Luca Moriani Biologo
Lidia Spano Commerciante
Maria Grazia Pasqualetti Educatrice Scolastica
Patrizia Carli Commerciante
Valentina Migliorini Modellista
Patrizia Tellini Pubblicista
Katia Fontanelli Insegnante
Fabrizio Rovini Fisioterapista
Regina Canapè Pensionata
Arianna Cappellini FLAI CGIL
Paolo Grasso CGIL Empoli
Maria Bosso delegata FILCAMS CGIL
Maria Antonietta Talini delegata FILCAMS CGIL
Lorenzo Spizzico delecato FILCAMS CGIL
Andrea Rufini delegato CGIL SAMMONTANA
Filippo Nucci delegato CGIL SAMMONTANA
Pasquale Bianco delegato CGIL SAMMONTANA
Lorenzo Catellacci delegato CGIL SAMMONTANA
Claudio Amoruso delegato CGIL SAMMONTANA
Ilaria Cecconi delegato CGIL SAMMONTANA
Andrea Profeti delegato CGIL SAMMONTANA
Gabriele Giunti delegato CGIL SAMMONTANA
Davide Romano delegato CGIL SAMMONTANA
Paolo Montagnani delegato CGIL SOLGOMMA
Sandro Garzelli delegato CGIL SOLGOMMA
Giuseppe Mannucci lav. SOLGOMMA
Riccardo Toni lav. SOLGOMMA
Fabio Bertelli lav. SOLGOMMA
Mario Del Tito lav. SOLGOMMA
Ragionieri Maria Stella lav. ALIA spa
Clara Dallara lav. ALIA spa
Debora Carnemolla lav. ALIA spa
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