Nuova legge sulla legittima difesa, se ne parla al circolo di Petroio con Giorgio Beretta

La nuova legge sulla legittima difesa, cavallo di battaglia della Lega, fa oggi il suo ingresso alla Camera: fortemente voluta da Matteo Salvini, la proposta di legge si avvia ad una rapida approvazione nonostante i malumori che sta suscitando nel M5S.

Ma cosa cambierà? La modifica servirà davvero a garantire maggiore sicurezza per i cittadini? Per discutere di questi temi il Circolo Arci di Petroio e l’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e le Politiche di Sicurezza e Difesa (OPAL) e hanno organizzato un incontro con Giorgio Beretta, analista del commercio internazionale e nazionale di sistemi militari e di armi comuni, in programma per giovedì 7 marzo, alle ore 21.15 nel circolo Petroio di Vinci. Modera il giornalista di gonews.it Giovanni Mennillo.

La riforma della legge, invece di favorire la sicurezza di tutti, la metterà ancora di più a rischio incentivando una silenziosa, ma quanto mai pericolosa, corsa dei cittadini ad armarsi. Da un punto di vista giuridico l’obiettivo della legge è quello di rendere la difesa “sempre” legittima, cioè garantire a priori il riconoscimento della “proporzionalità tra l’offesa e la difesa” e assicurare lo stato di impunibilità a chi fa uso di armi per contrastare un possibile pericolo d’aggressione. Una misura che l’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) ha definito “una pericolosa deriva giustizialista” che sta suscitando ampi dibattiti nella politica, ma anche nell’opinione pubblica. Al centro non c’è solo un istituto giuridico, ma l’idea stessa di società in cui vogliamo vivere.

 

Giorgio Beretta, analista del commercio internazionale e nazionale di sistemi militari e di armi comuni, svolge la sua attività di ricerca per l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa (Opal) di Brescia che fa parte della Rete italiana per il disarmo (Rid). Ha pubblicato diversi studi, oltre che per l’Osservatorio Opal, anche per l’Osservatorio sul commercio delle armi (Oscar) di Ires Toscana (Istituto di ricerche economiche e sociali) della Cgil di Firenze, per l’Annuario geopolitico della pace di Venezia e numerosi contributi, anche sul rapporto tra finanza e armamenti, per diverse riviste e quotidiani nazionali e per i siti www.osservatoriodiritti.it e www.unimondo.org

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