La Festa delle donne al Teatro del Maggio, sul podio Anna Rakitina

(ph Julia Piven)

Una giovane e talentuosa direttrice d’orchestra sul podio del Maggio in occasione della Festa della donna. Sarà Anna Rakitina a dirigere l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino l’8 marzo in un concerto durante il quale verrà eseguito D’un matin de printemps per orchestra di Lili Boulanger, la Sinfonia del mare di Gian Francesco Malipiero e la Sinfonia n. 6 in do maggiore D. 589 di Franz Schubert. C’è un filo rosso che unisce  i brani in programma: tutte le composizioni sono frutto di autori ventenni: la Boulanger aveva 24 anni all'epoca, Malipiero altrettanto, Schubert invece venti. Giovani musicisti interpretati da un giovane direttore donna che  - come Lorenzo Viotti appena salito sul podio del Maggio -  è a pochi giorni dal festeggiare il trentesimo compleanno. Alle signore che parteciperanno alla serata, verranno riservati dei biglietti a prezzo ridotto e un omaggio del brand Teatro Fragranze Uniche.

 

D’un matin de printemps per orchestra - Lili Boulanger

Nata in una famiglia di musicisti - madre cantante, padre compositore, una sorella, Nadia, anch’essa compositrice e ben nota didatta - Lili Boulanger non tradisce il dna di famiglia manifestando fin dalla più tenera età un talento fuori dal comune. Prima donna compositrice a vincere il prestigioso ‘Prix de Romenel 1913, Lili pare destinata a una carriera di successo se non fosse per una malattia invalidante, giunta troppo presto a sbarrarle la strada e a condurla alla morte a soli ventiquattro anni. Lili è consapevole del proprio infausto destino, ma proprio negli ultimi anni di vita compone alcune tra le sue opere più riuscite, emblema di una creatività eccezionale. D’un matin de printemps è l’ultimo lavoro orchestrale completato prima della morte prematura nel 1918; un brevissimo ma intenso idillio sonoro che rivela una scrittura raffinata e ben calibrata in cui non mancano anche ardite soluzioni armoniche di stampo debussiano.

 

Sinfonia del mare  - Gian Francesco Malipiero

La Sinfonia, intesa nell’accezione barocca di pagina esclusivamente strumentale, è stata uno dei generi più frequentati dal compositore veneziano Gian Francesco Malipiero. La Sinfonia del mare risale al 1906 ed è l’unica tra le opere di quel periodo a non essere stata ripudiata dall’autore, sempre molto critico nei confronti della produzione degli esordi. La libertà di scrittura di Malipiero è già evidente nella volontaria rinuncia allo schema codificato della sinfonia classica in più movimenti a favore di un unico lungo movimento, un Andante sostenuto in cui trovano spazio screziature armoniche, dinamiche e timbriche. Come il mare assume continuamente forme cangianti, così la Sinfonia vede susseguirsi episodi sempre diversi, immersi in un flusso musicale interrotto e ondivago dal forte potere evocativo.

 

Sinfonia n. 6 in do maggiore D. 589 - Franz Schubert

Come le sorelle che la precedono, anche la Sinfonia n. 6 in do maggiore fa parte del corredo di sinfonie di formazione del giovane Schubert. Composta tra il 1817 e il 1818, rappresenta una fase di crescita e assimilazione di nuovi modelli stilistici, in primis quello di Rossini, autore di gran moda nella Vienna dell’epoca. Tentativo originale e audace quello di Schubert, che tenta di conciliare nel canonico contesto sinfonico tratti caratteristici dell’opera del maestro italiano: dal primo movimento aperto da un’introduzione lenta che funge da simbolica alzata di sipario, all’Allegro dai toni umoristici di opera buffa, dalla grazia vocale del tema dell’Andante fino all’Allegro conclusivo leggero e giocoso, una sorta di divertissement in stile rossiniano.

 

ANNA RAKITINA

Nata a Mosca, è uno dei più promettenti direttori della sua generazione e si è distinta in vari concorsi di direzione d’orchestra, vincendo il 3° premio alla TCO International Conducting Competition di Taipei (2015) e al Deutscher Dirigentenpreis di Colonia (2017) e il 2° premio alla Malko Competition di Copenhagen (2018). Ha iniziato la sua carriera come violinista, per studiare poi direzione d’orchestra al Conservatorio Čajkovskij di Mosca con Stanislav Dyachenko (assistente di Gennadij Roždestvenskij) e, dal 2016 al 2018, alla Hochschule für Musik und Theater di Amburgo con Ulrich Windfuhr, partecipando inoltre a masterclasses di Alan Gilbert (2016) e Bernard Haitink (2017) a Lucerna, nonché di Gennadij Roždestvenskij, Vladimir Jurowski e Johannes Schlaefli. Nel giugno 2018 Anna Rakitina è finalista del Workshop with Critical Orchestra di Berlino e, durante gli anni di studio, dirige, fra l’altro, Evgenij Onegin e Iolanta di Čajkovskij, Aleko di Rachmaninov e The Rape of Lucretia di Britten. In ambito sinfonico ha guidato celebri orchestre quali: WDR Sinfonieorchester, Gürzenich-Orchester Köln, Frankfurter Opern- und Museumsorchester, Danish National Symphony, Lucerne Festival Strings e Festival Academy Orchestra, George Enescu Philharmonic di Bucarest, Symphoniker Hamburg, Meininger Hofkapelle, National Philharmonic Orchestra di Russia, Concert Symphony Orchestra del Conservatorio Čajkovskij di Mosca, Taipei Symphony, National Taiwan Symphony, Royal Northern College of Music Chamber Orchestra. Nel 2017 è stata direttore ospite della Taiwan National Orchestra e nel 2018 dell’Orchestra Sinfonica di Stato di Mosca, nonché membro dell’Orchestra Filarmonica Nazionale Russa. Insieme al direttore Sergei Akimov Anna Rakitina ha fondato l’orchestra da camera “Affrettando”, divenuta in breve ben nota a Mosca, grazie all’alta professionalità dei musicisti, che eseguono programmi di grande interesse.

Fonte: Maggio Musicale Fiorentino

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