“Il diritto al cibo è un diritto fondamentale che deve essere garantito ad ogni individuo e sono orgogliosa che Livorno sia la prima città della Toscana e la seconda a livello nazionale, dopo Torino, a inserirlo all’interno del proprio statuto comunale”.
Così la vicesindaco di Livorno, Stella Sorgente, commenta la decisione presa ieri all’unanimità dalla prima Commissione consiliare, che ha approvato una modifica allo statuto comunale, introducendo appunto il Diritto al cibo. Un atto che sarà inserito all’ordine del giorno del consiglio comunale successivo a quello dedicato al bilancio.
“In Europa il 10,5% dei cittadini non riesce a soddisfare l’esigenza di un pasto adeguato ogni giorno. In Italia il dato schizza al 14,2%. In compenso nel nostro paese si sprecano 7 tonnellate di cibo l’anno e in Toscana ci sono oltre 155mila persone costrette a ricorrere alle associazioni no profit per ottenere un pacco di cibo o un pasto gratuito. Ecco perché a Livorno abbiamo deciso di dotarci di una Strategia alimentare che ruota attorno a un piano antispreco”.
“Un piano - conclude la vicesindaco - che ci permetterà di effettuare la mappatura dei fabbisogni alimentari delle persone e delle famiglie che non hanno accesso al cibo e creare un sistema di micrologistica che permetta alle associazioni caritatevoli di risolvere il problema della gestione del fresco, che ad oggi è molto complicata. Una resto practice che siamo pronti a diffondere negli altri comuni, creando una rete antispreco che parta da Livorno e punti a cambiare realmente le cose”.
Fonte: Comune di Livorno - Ufficio stampa
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