“La Regione Toscana intende realizzare tre nuovi impianti di biodigestione anaerobica. Si tratta di impianti virtuosi, che non emettono cattivi odori, e che permettono inoltre di realizzare utili importanti nella loro gestione. L’incontro di oggi ha mostrato come ci sia molta sensibilità a livello locale intorno a questi impianti. La Regione deve però rappresentare l’interesse dell’intero territorio toscano e non solo le sue aree periferiche”. Così il presidente della Commissione regionale d’inchiesta sulle discariche sotto sequestro e sul ciclo dei rifiuti Giacomo Giannarelli (M5S) ha sintetizzato l’incontro avuto con la dirigenza di Cermec (Consorzio Ecologia e Risorse di Massa e Carrara ) in occasione del sopralluogo che si è svolto questa mattina a Massa. A fare gli onori di casa l’amministratore unico Emanuele Giorgi, accompagnato dal dirigente Stefano Donati . All’incontro hanno partecipato inoltre Monica Pecori (Gruppo misto-Tpt), l’assessore all’Ambiente del Comune di Massa, Pier Lio Baratta e il presidente della commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale, Giacomo Bugliani (Pd).
Cermec è una società pubblica partecipata dal Comune di Carrara (48%), dal Comune di Massa (47%) e dalla Provincia di Massa-Carrara (5%) a cui è affidata la gestione integrata e unitaria di tutte le attività e i servizi relativi alla raccolta, trasporto, smaltimento, trattamento, stoccaggio e riciclaggio dei rifiuti, le attività di trasformazione e di recupero energetico, siano essi urbani, speciali o pericolosi, alle attività di bonifica e di ripristino ambientale e all'igiene urbana, al fine di assicurare la tutela e difesa dell'ambiente, a salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini, garantendo l'esecuzione dei servizi in condizioni di efficacia, efficienza ed economicità.
Preoccupati per il futuro della propria azienda si sono mostrati sia l’amministratore unico sia l’assessore comunale al settore. “La Regione deve dare alcune indicazioni chiare su quale sarà il nostro futuro – ha rilevato Emanuele Giorgi -. La nostra autorizzazione scade tra pochi anni e ancora non sappiamo se riceveremo ancora quei rifiuti che ci permettono di avere un bilancio positivo”. “Conferire rifiuti ad altri impianti significa di fatto trasferire parte del reddito del nostro territorio su altre realtà – ha aggiunto l’assessore Baratta -. Possiamo anche finanziare interventi con risorse proprie, ma deve esserci garantito un equo ritorno sull’investimento fatto”. E’ intorno a questi temi legati all’ipotesi di un futuro Ato unico e sul ruolo che impianti come il Cermec assumeranno al suo interno, che si è sviluppato il confronto istituzionale. “E’ stato un incontro utile perché sono stati evidenziati, in termini costruttivi, una serie di profili anche problematici – ha affermato il presidente della commissione Affari istituzionali Bugliani -. C’è stata la capacità di affrontare, in una logica di macro sistema regionale, molte questioni. Il mio impegno come esponente della maggioranza è quello di portare queste esigenze, del tutto condivisibili, all’attenzione del presidente della Regione e dell’intera Giunta regionale, in un confronto diretto”.
“La politica regionale deve dare risposte certe su questo impianto, strategico per l’intera comunità apuo versiliese – ha dichiarato il presidente della Commissione d’inchiesta, Giannarelli -. L’assessore Fratoni dovrà coordinare le esigenze di tutti i comuni toscani e, nel caso specifico, con la salvaguardia di 48 posti di lavoro”.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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