Un progetto creativo nato da un sogno personale e pronto a spiccare il volo. È la storia dell’atelier Alberta Florence di Giulia Mondolfi, una giovane architetto paesaggista che da quattro anni intreccia arte, natura e moda progettando abiti che vengono confezionati a mano a Firenze. Ogni creazione firmata Alberta Florence è un pezzo unico che nasce dall’incontro tra design e artigianalità. Le capsule collection dell’atelier fiorentino raccontano le passioni della sua ideatrice e l’anima di un progetto creativo che si è trasformato in una promettente realtà imprenditoriale. Con l’iscrizione nel registro delle imprese della Camera di Commercio di Firenze, inizia infatti una nuova fase per l’atelier Alberta Florence. Un inizio che ha il sapore, ancora una volta, di una sfida: “Credo proprio di sì. All’inizio creare l’atelier è stata una scommessa soprattutto sul piano creativo. Il mio percorso di studi – dichiara Giulia Mondolfi – aveva poco a che fare con il mondo della moda e del design e questo mi ha spinto a mettermi alla prova, sperimentare, studiare. Sono stati anni intensi, ma sono fiera del lavoro fatto. Adesso sento che è arrivato il momento di andare avanti”. Nel 2016 Giulia Mondolfi è tra i volti scelti da Fondazione Exclusiva per raccontare la generazione dei creativi under 35 nella mostra dei fotografi Max&Douglas e nel giugno 2017 riceve il Florence Design Award come giovane talento del design fiorentino. Cosa ti ha spinto a trasformare l’atelier in un’impresa? “Il mio progetto ora è il brand Alberta Florence nella sua totalità, non solo i singoli abiti. Vorrei impegnarmi a far crescere, nel mio piccolo, una rete di realtà virtuose che promuovano con sempre maggiore determinazione il made in Italy, magari in maniera innovativa, e da cui possa ripartire con slancio l’economia del paese”. I tuoi obiettivi per il 2019? “Crescere! Portare l’atelier all’estero e partecipare a una grande esposizione internazionale è il grande traguardo di quest’anno e, naturalmente, avviare nuove collaborazioni. Credo molto nel lavoro che nasce dall’incontro con altre realtà, soprattutto con il mondo delle cooperative sociali, un settore in cui ho realizzato importanti progetti, come quelli con la cooperativa Flo di Firenze e l’impresa sociale Guri I Zi di Milano. Sul piano creativo il 2019 sarà un anno di grandi cambiamenti, ho deciso di innovare molto le mie linee. Ci saranno tante novità!”
Fonte: Ufficio Stampa
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