Ieri in Consiglio Comunale, Bruno Valentini, Alessandro Masi, Luca Micheli e Giulia Periccioli (PD) hanno presentato un’interrogazione "sulla proposta che il Sindaco De Mossi avrebbe rivolto alle Contrade per formare i ragazzi per diventare steward al Palio".
I consiglieri hanno riportato le dichiarazioni del primo cittadino alla stampa in cui "avrebbe chiesto, ai diciassette Priori e al Magistrato delle Contrade, la disponibilità di formare i ragazzi di Contrada per il ruolo di steward, consentendo anche una forma di risparmio economico per l’Amministrazione".
Valentini ha quindi chiesto al Sindaco "di conoscere a che punto è questa iniziativa che sarebbe uno stravolgimento della storia secolare del Palio e delle relazioni fra Comune e Contrade, con implicazioni di carattere legale, nonché di interazione con le Forze dell’Ordine", di sapere se "abbia ricevuto una risposta dai Priori e dal Magistrato delle Contrade", e se "non ritenga opportuno rinunciare a questa idea, conseguendo i risparmi auspicati attraverso una limitazione dell’ospitalità concessa a invitati esterni nel giorno del Palio, tornando a vendere i posti nei palchi del Comune".
"La tradizione storica – ha risposto il sindaco Luigi De Mossi – viene rispettata. Il rispetto è anche nel suo evolversi, adeguandosi ai tempi che cambiano. Il coinvolgimento delle Contrade è per un senso di responsabilità nell’organizzazione del Palio, senza entrare, chiaramente, nel delicato settore della sicurezza.
Ho chiesto alle Contrade se vogliono svolgere questo ruolo che rappresenta, anche, un percorso di autoeducazione da parte e dei contradaioli, perché chi fa quel tipo di servizio, come la Misericordia o la Pubblica Assistenza, lo fa per la comunità".
Per quanto riguarda la formazione De Mossi ha informato il consesso sui contatti già intrapresi con i Vigili del Fuoco che, al costo di circa 6mila euro, possono istruire 30 persone. Un percorso formativo che consente di acquisire capacità spendibili anche nel mondo del lavoro, ma anche all’interno delle stesse contrade in occasione delle feste che vengono organizzate.
"Ci stiamo coordinando con la Questura e la Prefettura – ha proseguito – ma nessuno ha sollevato particolari problemi. Per quanto concerne le spese, queste dovrebbero essere certamente inferiori al costo degli addetti alla sicurezza che attualmente vengono impiegati".
Relativamente alle altre domande poste con l’interrogazione il primo cittadino ha informato come, nell’occasione del primo Palio organizzato dall’attuale amministrazione, quello straordinario, i risparmi siano stati di complessivi 23.500 euro: 3mila euro sulla convenzione con l’Università di Pisa, 2.500 per il catering, 3mila per la Clinica Il Ceppo, 2mila per i Carabinieri a cavallo, 10mila per i reagenti del kit Elisa e 3mila per il rimborso dei cavalli per la Tratta. Mentre sulla non vendita dei posti nel palco di proprietà del Comune, De Mossi ha evidenziato che "sono stati tutti riservati a persone che, per i loro ruoli, possono essere di aiuto alla città sia in termini economici sia di visibilità. Il Palio e Siena rappresentano una vetrina attraverso la quale si possono attirare investimenti, attirare persone che hanno voglia di venire nel nostro territorio".
Non soddisfatto Bruno Valentini, sia perché non ha "ottenuto risposta circa le considerazioni dei Priori sulla proposta di formare steward tra i giovani delle Contrade e sia perché si rischia uno stravolgimento nel rapporto tra Contrade e Comune. Infine sul mancato risparmio che potrebbe derivare da una limitazione dei posti per gli ospiti a disposizione nel Palco della curva del Casato"
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