Diamanti: danno morale per i risparmiatori. In Toscana 60 casi

Alla luce delle indagini della Procura di Milano sulle banche che hanno venduto diamanti da investimento, i consumatori coinvolti potranno richiedere anche il danno morale, oltre a quello patrimoniale. Confconsumatori, che sta già tutelando da anni centinaia di risparmiatori, si costituirà parte offesa insieme ai propri associati nel processo penale che si avvierà nei prossimi mesi. Per il momento, l’associazione continua a sollecitare Banco Bpm a risarcire i clienti danneggiati e ricorda ai consumatori che non hanno conservato i diamanti la scadenza dell’8 marzo per richiederne la restituzione. In Toscana ad oggi i casi trattati per i diamanti sono circa 60 con risparmi bruciati per oltre 1 milione di euro, anche se alcuni hanno raggiunto transazioni con le banche coinvolte ottenendo rimborsi parziali dal 50 al 70% dell’investimento. Rimborsi parziali che non andranno più bene per il fallimento Idb e per l’indagine della Procura di Milano.

LE INDAGINI SULLE 5 BANCHE – Dopo che i risparmiatori hanno dovuto prendere atto del fallimento di Idb, la notizia delle articolate e complesse indagini della Procura di Milano che hanno condotto al sequestro di 700 milioni di euro a carico di Idb (già fallita il 10 gennaio 19) e di Dpi, oltre che delle cinque banche coinvolte nella vendita di diamanti (Bpm, Unicredit, Intesa San Paolo, Mps e Banca Aletti), evidenzia e certifica il comportamento quantomeno scorretto di banche e società venditrici.

DANNO MORALE, OLTRE CHE PATRIMONIALE – Confconsumatori assiste e tutela da mesi centinaia di persone in tutta Italia. Si tratta di piccoli risparmiatori, famiglie, pensionati e piccoli imprenditori che, fidandosi del bancario di turno, sono stati convinti a investire i propri risparmi, talvolta anche totalmente o comunque in misura rilevante, in diamanti. Investimenti che venivano ingannevolmente sbandierati come sicuri e addirittura facilmente smobilizzati. A questo punto, i consumatori-risparmiatori devono sapere che hanno diritto anche al risarcimento del danno morale, oltre a quello patrimoniale, essendo vittime inconsapevoli di reato.

I PROSSIMI PASSI – Confconsumatori nei prossimi giorni si costituirà parte offesa insieme ai propri associati, depositando l'atto alla Procura di Milano. Inoltre, l’associazione chiede, in attesa della fine delle indagini, che Banco Bpm, unica banca che ad oggi non ha risarcito per intero i propri clienti, si affretti a rimborsare il danno patrimoniale totale al 100% in favore delle vittime. Infine, Confconsumatori ricorda a chi ha ancora i diamanti in custodia alla fallita Idb, che entro l'8 marzo 2019 dovranno presentare istanza al curatore fallimentare per la restituzione.

I risparmiatori danneggiati possono rivolgersi agli sportelli di Confconsumatori o scrivere a risparmio@confconsumatori.it. Gli interessati in Toscana possono contattare le sedi toscane anche attraverso il sito www.confconsumatoritoscana.it oppure chiamare il numero dedicato 328 7958074.

Fonte: Ufficio Stampa



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