Cgil-Cisl-Uil : Storia infinita
Ci giungono notizie relativamente al ritardo dei pagamenti delle retribuzioni del mese in corso dovute ai lavoratori soci della Cooperativa Cft. E' una “storia infinita”, dove gli impegni e le azioni, cambiano e si modificano nello spazio di pochi giorni, ma che hanno un comune denominatore nelle pesanti ricadute sui lavoratori, già provati dalla dura crisi in cui versa l'azienda. Come sindacati dei trasporti riteniamo che non sia più possibile scaricare sui lavoratori il risanamento della Cooperativa e riteniamo necessario che tutti i soggetti coinvolti, dalle Committenze a Lega Coop, si facciano carico delle azioni necessarie al fine di garantire quantomeno le retribuzione correnti dei lavoratori.
A Firenze, incontro sulla vertenza presso l'Unità di Crisi della Regione Toscana (Palazzo Cerretani, piazza dell'Unità d'Italia 1, sala 213 al 2° piano). Nell’occasione, in piazza dell’Unità d’Italia, presidio dei lavoratori dalle 9,30 alle 12,30.
I sindacati chiedono il pagamento pieno delle retribuzioni dei lavoratori alle scadenze previste senza ulteriori ritardi e dilazioni, e la trasparenza del Piano industriale volto al rilancio della cooperativa ma che non può essere totalmente a carico dei lavoratori che hanno la ‘sfortuna’ di essere anche soci. Inoltre lanciano un appello alle Istituzioni e al Prefetto poiché temono che questa vertenza, se irrisolta, possa costituire rischi per l' ordine pubblico e si esasperi a fronte degli eventi che potrebbero portare 2.500 famiglie toscane a non avere retribuzione e sostentamento. Se non ci saranno risposte positive siamo pronti ad azioni di lotta che blocchino gli impianti già dalla giornata successiva al previsto incontro in Regione.
Incontro in Regione con sindacati e vertici della cooperativa
La situazione della cooperativa di logistica e trasporti CFT è stata al centro dell'incontro dell'Unità di crisi della Regione Toscana, convocato oggi dal consigliere del presidente per il lavoro Gianfranco Simoncini e al quale hanno partecipato i vertici aziendali, i sindacati regionali e provinciali di categoria, i rappresentanti della Lega delle Cooperative.
Nel corso dell'incontro, il rappresentanti dell'azienda hanno illustrato le ragioni che hanno portato alla presentazione, il 7 febbraio scorso, dell'istanza di concordato preventivo in bianco. L'azienda ha quindi fatto sapere di essersi attivata per cercare di garantire il pagamento degli stipendi di gennaio il prossimo 15 febbraio, anche grazie a risorse messe a disposizione da Legacoop.
Dopo la nomina del giudice delegato, l'azienda chiederà l'autorizzazione ad utilizzare le risorse disponibili in cassa, oggi bloccate dall'istanza di concordato, per saldare per intero tutte le retribuzioni.
Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato l'esigenza che tutte le retribuzioni di gennaio, ed eventuali altre spettanze, anche per i lavoratori cessati o trasferiti in altra azienda, siano corrisposte il 15 febbraio, informando che sarà proclamato lo stato di agitazione e un pacchetto di 12 ore di sciopero.
Di fronte a questa situazione, si è convenuto di utilizzare i prossimi giorni per verificare tutte le soluzioni che possano permettere il pagamento delle retribuzioni e delle altre spettanze maturate prima della data di presentazione della procedura, entro fine febbraio, anche per i lavoratori cessati, fermo restando la certezza che le retribuzioni successive saranno corrisposte rispettando le normali scadenze.
Per verificare il raggiungimento di questo obiettivo è già stato convocato un nuovo incontro dell'Unità di crisi per giovedì 21 febbraio alle 16.
Simoncini ha fatto presente la grande attenzione della Regione alla salvaguardia dell'occupazione e del patrimonio di competenze rappresentato dalla Cooperativa CFT e che la Regione si impegna in ogni modo possibile per garantire un positivo sviluppo della vertenza. Il consigliere ha inoltre informando che nei prossimi giorni il presidente Enrico Rossi incontrerà sindacati e azienda.
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