Una passione multiforme, poliedrica, versatile. Una passione per l’arte a trecentosessanta gradi, che come ricorda l’artista “non si è mai accontentata di “stili” ripetuti, dal momento che non è mai diventata esercizio di mestiere, ma una gioia per le sperimentazioni”. Questo il biglietto da visita di Bruna Scali, artista castellana molto apprezzata per le sue opere, che venerdì 1 febbraio (festa di Santa Verdiana, ore 17.30) presenta una “piccola antologica” all’Oratorio di San Carlo (via Testaferrata, ingresso gratuito).
All’inaugurazione interverrà il Vicesindaco con delega alla Cultura, Claudia Centi.
La mostra, quasi una sintesi della sua attività dagli anni Settanta ad oggi, si configura come un mosaico delle diverse fasi della sua esperienza artistica: dai primi lavori legati agli anni della sua infanzia (il disegno “Solitudine”) alla documentazione di alcuni periodi cruciali dell’Italia repubblicana (la contestazione studentesca, gli “anni di piombo”) attraverso i disegni a tecnica mista dei primi anni ’70, ispirati anche dai valori della Resistenza; dall’interesse per una figurazione più classica, con affreschi e oli dedicati alla campagna toscana e ai suoi prodotti (comprese le illustrazioni sulla Via Francigena) all’”innamoramento” per i preraffaelliti.
Con una costante: la sua attenzione per Castelfiorentino, il suo territorio, la sua storia, le sue tradizioni popolari, il suo patrimonio. “Ne fanno fede – sottolineano il Sindaco Alessio Falorni e l’Assessore alla Cultura, Claudia Centi – i piccoli e grandi capolavori, talora disseminati nel nostro centro storico, che hanno contribuito a impreziosire alcune vie del paese alto (come ad esempio via Adimari) o ancora ad abbellire il patrimonio artistico delle Chiese, facendo emergere quel legame “speciale” con Santa Verdiana, patrono di Castelfiorentino, alla quale ha dedicato diverse opere”.
Di recente, Bruna Scali è anche risultata vincitrice, insieme a Silvano Salvadori, di un concorso finalizzato alla riqualificazione della rotatoria di via Profeti, con una proposta che dovrà raffigurare il “Giglio”, simbolo di Castelfiorentino e del suo legame con Firenze, culla del Rinascimento.
La mostra rimarrà aperta fino al 24 febbraio con il seguente orario: Lunedì e venerdì 9.00-13.00, martedì e giovedì ore 16.00-19.00, sabato, domenica e festivi ore 10.00-12.00 e 16.00-19.00
Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio stampa
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