“Prima l'appalto per le pulizie in capo a Se.Gi., poi i lavoratori degli Infopoint, tutti uniti dal solito problema e cioè il mancato pagamento o ritardo degli stipendi. In queste settimane il Comune si è sempre detto non responsabile ma ora la Cassazione dice il contrario”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, attacca. E spiega: “La sentenza dice in modo chiaro che il committente è responsabile solidale della mancata erogazione e quindi il Comune rischia grosso”.
“Oggi non abbiamo avuto risposte in merito ma invitiamo il sindaco a vigilare e prendere provvedimenti o sarà chiamato in causa”.
Fonte: Comune di Firenze Ufficio Stampa
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