“Mi piace correre e ogni tanto faccio anche qualche maratona e so che per arrivare in fondo occorre avere tanta forza di volontà, ma stasera ho fatto un pieno così grande di energia che vi posso assicurare che insieme già possiamo vedere il traguardo finale” usa la metafora atletica Simone Giglioli per ringraziare le centinaia di sanminiatesi che ieri sera hanno affollato la sala della Casa Culturale di San Miniato Basso per sostenere con una cena di autofinanziamento la sua candidatura a sindaco per il centrosinistra. Oltre 500 ne conteranno a fine serata gli organizzatori impegnati a rimettere a posto la sala aiutati da quasi 60 volontari distribuiti tra cucina e sala. Un tutto esaurito che ha colto di sorpresa un po' tutti. Anche l'ex ministro dell'interno Marco Minniti arrivato a San Miniato per portare il suo personale in bocca al lupo a Giglioli. Un incoraggiamento condito da due consigli.
“Ma il primo, che poi è un pre-requisito indispensabile per rendere positiva ogni campagna elettorale – spiega Minniti rivolto alla sala – già l'avete messo in pratica da soli. Perché è l'unità. Evitare divisioni infatti è la condizione di partenza indispensabile per la sinistra”. L'altro consiglio per Giglioli è di “ascoltare gli elettori, le persone. Perché passa dalla capacità di ascoltare tutti anche quelli impauriti e quelli arrabbiati che passa la capacità di capire e quindi dare risposte concrete”. Una ricetta che per l'ex ministro la sinistra deve imparare anche a livello nazionale. E deve farlo anche in fretta visto che si annunciano appuntamenti fondamentali. “Le amministrative – spiega il ministro – saranno molto importanti per San Miniato, ma qui con Giglioli e la vostra forza e unità siete messi bene. Ma saranno decisive per l'Italia e per lo stesso futuro della nostra democrazia. Perché chi ci governa sfrutta rabbia e paura alimentandole di continuo, anche prendendo in ostaggio una nave con 46 persone a bordo, ma così sta portando tutto il Paese su una pericolosa crisi di nervi”.
Insomma alle amministrative il voto di San Miniato non avrà solo una valenza locale. E ne è convinto anche il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani che ricordando le sue radici sanminiatesi (“ma meglio sarebbe dire di Pinocchio che è il nome storico del nostro paese” precisa) ha scommesso che la “riscossa del centrosinistra toscano e nazionale ripartirà proprio da qui, da questa straordinaria dimostrazione di unità”. Una scommessa che è pronta ad accettare anche la segretaria del Pd Toscano Simona Bonafè guardando una sala “che non è una parte di una città, ma la rappresentazione di una comunità intera”.
Quella comunità a cui Giglioli ora chiede una mano “per governare insieme”. Non a caso durante la serata sono stati raccolti centinaia di questionari con le idee e le proposte dei presenti, ma è anche stata avviata una linea telefonica dedicata 391 7259120 dove chiunque potrà contattare il candidato (dilloalGiglioli si chiama l'iniziativa) per porre questioni, critiche e suggerimenti.
“Questa sala piena è la prova che San Miniato è in buone mani – ha concluso Giglioli prima del brindisi finale - perché con me ci sono centinaia di persone che si sono ritrovate non contro qualcuno o contro qualcosa, non spinte dalla paura o dalla contrapposizione, ma unite dalla voglia di fare, di mettere le proprie competenze e le proprie passioni al servizio degli altri. E' un patrimonio che intendo sfruttare fino in fondo, quindi preparatevi perché ho bisogno di voi. Come ho bisogno di tutti i sanminiatesi. Infatti costruiremo le nostre proposte di governo ascoltando, casa dopo casa le esigenze delle famiglie, azienda dopo azienda le proposte delle imprese e dei lavoratori, scuola dopo scuola le idee delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Perché stiamo già dimostrando che a San Miniato c'è già un gran bel futuro”.
Fonte: Ufficio Stampa
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