L’Associazione culturale islamica ha annunciato il ricorso al TAR nel caso in cui sia approvata la variante urbanistica proposta dalla giunta comunale di Pisa, che prevede l’esproprio del terreno su cui dovrebbe sorgere la moschea, regolarmente acquistato dalla comunità, per costruirvi un parcheggio.
Le motivazioni "tecniche" che la Giunta del sindaco Conti adduce per giustificare la variante non stanno in piedi e sono il tentativo maldestro di dare una veste "asettica" ad una scelta che viola la nostra Costituzione. Altro che problema del traffico e dei parcheggi! Lo stesso sindaco in un recente incontro pubblico non è riuscito a nascondere che il suo obiettivo è mantenere la promessa elettorale di impedire la costruzione della moschea: dunque la variante è una scelta politica e non tecnica. D'altro canto il Comune non ha avanzato nessuna proposta alternativa di collocazione alla comunità islamica, che pure si era detta disponibile a ragionarne. Siamo di fronte alla chiusura di qualsiasi confronto, come anche dimostrato da quanto avvenuto in prima commissione, dove la maggioranza ha sostanzialmente rifiutato la richiesta di ascoltare l'associazione culturale islamica perché illustri il progetto! Chi osa levare la sua voce per difendere i propri diritti viene immediatamente condannato all'ostracismo.
Conti con la sua maggioranza gioca solo il piano dello scontro di civiltà.
Noi, invece, non solo non crediamo allo scontro di civiltà, ma siamo convinti che la pluralità sia una ricchezza, che sia un bene avere un luogo aperto alla cittadinanza in cui sia possibile conoscere la religione islamica. Non dimentichiamo infatti che oltre alla moschea è previsto un centro culturale aperto a tutte e a tutti. Noi lavoreremo per uscire da questa visione di scontro tra diverse identità, ricordando anche che la Pisa ricca, luogo centrale del Mediterraneo, era una Pisa che usava anche l'alfabeto arabo per scrivere in volgare, che ai suoi grandi monumenti hanno lavorato anche maestranze e artisti islamici, che il particolarissimo romanico che ha reso famosa la città a partire dalla torre era fortemente influenzato dal contatto con la cultura araba. Ma forse il Sindaco Conti e la Lega non lo sanno…
La verità è che la variante anti-moschea è una promessa elettorale che non poteva essere fatta perché contraria alle leggi e alla Costituzione, una promessa elettorale che non può in alcun modo essere onorata. Bene ha fatto l'associazione culturale islamica a decidere di impugnare le delibere di indirizzo della Giunta. Noi siamo dalla sua parte perché è quella dei diritti riconosciuti dalla nostra Costituzione. E faremo fino in fondo quanto ci compete sul piano amministrativo e politico perché venga rispettata.
Diritti in comune
Una città in comune, Rifondazione Comunista, Possibile
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