Non vivono nella casa popolare di cui sono assegnatari: l’amministrazione comunale procede alla revoca per affidare gli alloggi alle persone in lista di attesa. Grazie ai controlli effettuati nei mesi scorsi, infatti, due appartamenti Erp, uno nel centro di Altopascio e l’altro a Spianate, verranno liberati per essere destinati alle famiglie che da tempo aspettano una casa. Un tema delicato e molto sentito, visto che ad Altopascio ci sono 44 nuclei in lista d’attesa e nell’ultimo anno e mezzo sono stati assegnati 6 alloggi, ristrutturati e risistemati per le varie esigenze presentate.
«La casa è un diritto ed è giusto che un alloggio popolare venga assegnato e venga vissuto da chi ne ha effettivamente bisogno - spiegano il sindaco, Sara D’Ambrosio e l’assessore al sociale, Ilaria Sorini - Grazie alle segnalazioni di altri cittadini e attraverso controlli più capillari, anche sulle utenze, ci siamo accorti che nei due appartamenti non viveva nessuno. A quel punto ci siamo attivati immediatamente, abbiamo incontrato gli assegnatari e abbiamo dato il via alle procedure per la revoca della casa popolare: entro trenta giorni gli assegnatari precedenti dovranno svuotare gli immobili, che verranno poi ristrutturati e messi nuovamente nella disponibilità del Comune per essere affidati a chi è in lista d’attesa. In questo modo si fornisce una risposta a un bisogno/diritto, la casa, che riguarda tante famiglie altopascesi. La strada da seguire è questa: riqualificare immobili disponibili, mappare i bisogni del territorio, prevedere forme di aiuto integrate, lavorare in sinergia con gli enti preposti e, nel frattempo, continuare con i controlli sugli assegnatari: la casa è un bisogno primario e proprio per questo è necessario controllare che nessuno se ne approfitti a discapito di chi ne ha realmente diritto. Su questo fronte crediamo molto anche nella collaborazione dei cittadini: chiediamo il loro aiuto affinché ci segnalino anomalie nell’utilizzo di questi immobili. I residenti sono occhi preziosi e attenti per far emergere ciò che non funziona e che va migliorato».
Fonte: Comune di Altopascio - Ufficio stampa
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