La Scotti torna al Pala Sammontana. Domenica alle 18, la squadra di coach Cioni riceve fra le mura amiche San Martino di Lupari, una delle squadre protagoniste ormai da qualche anno del massimo campionato e reduce dalla vittoria di Lucca ottenuta all’ultimo secondo del supplementare dopo una rimonta dal meno 14. Un match difficile, contro una piccola realtà che si è ritagliata un ruolo di primo piano nel basket nazionale sulla scia di una tradizione lunga oltre 30 anni, come scrive la società veneta sul suo sito ufficiale.
Il basket femminile nella cittadina di 13mila abitanti in provincia di Padova inizia infatti nel 1979, quando due studentesse di seconda Liceo, Emanuela Cattapan e Fabiana Stocco, convincono Arnaldo Pavan ad allenare un gruppo di ragazze che vogliono divertirsi col basket. Dieci anni dopo la promozione in serie C e, soprattutto, la costante crescita di tutto il movimento, tanto che nel 1994 l’Amministrazione Comunale pose la prima pietra per il nuovo palazzetto dello sport in via Leonardo, ancora oggi casa delle Lupe. Nel 2008 arriva la prima promozione in A2 e nel 2013 quella nella massima serie con la squadra guidata da coach Gianluca Abignente che batte Milano nella finale playoff. Da allora sempre ai playoff a parte la prima stagione, col terzo posto centrato nel campionato 2014/2015. Tanto per capire quanto questo piccolo paese sia ad alti livelli, basti dire che nel 2007 vede la luce anche una società satellite con l’obiettivo di essere uno sbocco naturale per quelle atlete che, uscite dal settore giovanile e non ancora pronte per la prima squadra, vogliono continuare a giocare a pallacanestro. Questa società milita attualmente in serie A2 ed è ancora oggi un palcoscenico importante per un vivaio importante e ricco di talenti.
Le avversarie di domenica della Scotti sono allenate sempre dal tecnico della promozione, Gianluca Abignente, e sono un ostacolo durissimo. <Dovremo aspettarci il loro ritmo alto - spiega coach Cioni – e sarà importante lavorare in attacco per farci trovare libere senza la palla e poi lavorare forte in difesa sui loro punti cardine. San Martino fa appunto dell’intensità e del ritmo il proprio credo e costruisce squadre proprio con queste caratteristiche. Sono difficili da affrontare e, non a caso, quando abbiamo giocato con loro in amichevole questa estate abbiamo subito capito cosa sarebbe stata la serie A1. Ora siamo diverse rispetto ad allora e quindi speriamo di poter vincere la partita>. Il coach ci crede, parola alla squadra ed al campo.
Fonte: Ufficio Stampa Use/Use Rosa
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