Ex Casa del Fascio diventa centro dedicato alla Resistenza e ai servizi per i residenti di Santa Maria

La futura ex Casa del Fascio è ormai alle porte. L’opera di riqualificazione va verso la sua ultimazione. A maggio la ditta incaricata dovrebbe terminare il suo lavoro. Il quartiere di Santa Maria attende questo intervento da almeno quattro decenni. Sotto l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Brenda Barnini è stato realizzato un fondamentale intervento di consolidamento della struttura, che altrimenti avrebbe rischiato di cedere sotto il peso del tempo, e poi è partito a ottobre scorso la riqualificazione dei tre spazi interni e poi del piazzale retrostante.

Se ne è parlato ieri sera, lunedì 14 gennaio, alla Casa del Popolo di Santa Maria, a pochi metri dall’edificio in ristrutturazione, in un incontro organizzato dalla comunità santamariese insieme al primo cittadino.

«L’obiettivo di questo incontro – ha spiegato Brenda Barnini –, che arriva dopo precedenti confronti con le associazioni e con il circolo Arci, è quello di far emergere dalla gente, dai residenti, da chi abita qua, la reale funzione che sarà data a questa edificio carico di storia e di simboli. Non a caso all’intervento si è più volte interessata la Sovrintendenza ai beni architettonici, all’interno sono custoditi due affreschi di Sineo Gemignani, che saranno oggetto di un restauro specifico».

«È solo l’inizio del confronto – ha aggiunto Brenda Barnini –. La ex Casa del Fascio sarà un centro culturale di rilevanza comunale dedicato alla memoria della Resistenza e dell'Antifascismo empolese, ma anche luogo di incontro e aggregazione aperto a tutti i cittadini, centro di servizi e cuore del quartiere di Santa Maria».

Non a caso il sindaco ha già incontrato ANED, ANPI, ARCI, oltre alle realtà associative santamariesi.
Nel 2017, a due passi dallo stabile che si sta recuperando, in piazza del Convento, è stato inaugurato il monumento in memoria della coppia di partigiani Rina Chiarini (Clara) e Remo Scappini. Ecco perché all’incontro hanno partecipato anche alcune associazioni principali depositarie cittadine dei valori dell’Antifascismo. Fra queste l’Anpi Empoli, col presidente Roberto Franchini, che ha spiegato: «Siamo a disposizione per impegnarci nella gestione della casa, insieme anche alle altre realtà associative. Siamo volontari ma metteremo tutte le nostre forze per rendere questo progetto possibile».

Anche Chiara Salvadori, presidente di Arci è intervenuta: «Insegnare ai ragazzi la memoria, organizzare incontri dedicati ai giovani, magari con l’aiuto di chi fa servizio civile». Insomma il solco è tracciato per la ex Casa del Fascio. «A cui dovremo dare anche un nome – ha aggiunto Brenda Barnini – anche questo sarà frutto di una decisione condivisa con le persone che hanno aspettato tanto il momento della sua apertura».

Nel corso della serata si è parlato anche di viabilità e della Circonvallazione Sud in fase di costruzione da Empoli Est alla Zona di Carraia: «È un’opera importante con qualche passaggio costruttivo non semplice. Nel prossimo aprile potrebbe essere aperta. Con la sua apertura si prevedono notevoli benefici per Via Sanzio e la zona scolastica e quindi per il quartiere di Santa Maria. Con una diminuzione del traffico del 30% visto che per raggiungere la Valdorme e la zona sud della città».

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa

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