La commissione regionale Sanità e politiche sociali terrà una seduta urgente domani mattina 10 gennaio alle 12, per l’esame della proposta di legge recante disposizioni per la tutela dei bisogni essenziali della persona umana. La proposta di legge, di recente approvata dalla Giunta regionale, introduce modifiche alla legge regionale 41 del 2005 (Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale) e alla legge regionale 29 del 2009, (Norme per l'accoglienza, l'integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri nella Regione Toscana). Ad annunciare la seduta d’urgenza è stato il presidente della commissione Stefano Scaramelli (Pd), nel corso dei lavori di questa mattina.
Nel corso della seduta di questa mattina, la commissione ha avviato l’iter per la definizione del programma per la realizzazione di una indagine conoscitiva richiesta dal portavoce dell’opposizione Jacopo Alberti (Lega), sull’esercizio dell’attività intramoenia. “Si tratta di una prerogativa che compete al portavoce dell’opposizione – ha spiegato Jacopo Alberti –: ha diritto ad attivare due indagini conoscitive ogni anno. Lo spirito della richiesta è dettato dalla polemica continua sull’intramoenia, che va avanti da mesi. È il momento opportuno, per questa commissione, di affrontare il tema, analizzare la situazione, definire un programma di lavoro attraverso consultazioni, audizioni di personale medico, forze sindacali e, auspicabilmente, mettere a punto suggerimenti e proposte correttive che possano essere di pubblica utilità”. Uno “spirito propositivo”, accolto dal presidente e dalla commissione, “anche se oggi non è più all’ordine del giorno una questione politica sull’attività intramoenia”, ha osservato Scaramelli. “Ho già avuto modo, come presidente di questa commissione e insieme al gruppo politico al quale appartengo, di chiarire apertamente che non siamo intenzionati a varare una legge di modifica all’attuale normativa”. L’indagine conoscitiva “può comunque portare a nuove conoscenze, non a caso abbiamo già dato mandato all’Agenzia regionale di sanità, che dovrà fornirci un quadro generale e dati aggiornati sul tema. Il programma sarà definito e varato dalla commissione nella seduta del 23 gennaio”.
Sempre nella seduta di questa mattina, è stata esaminata la mozione presentata dal Movimento 5 stelle in merito all’eventualità “che il reparto di medicina nucleare di Massa venga spostato all’ospedale Versilia”. La mozione è stata ritirata dal consigliere Andrea Quartini (M5s, che l’aveva firmata insieme a Giacomo Giannarelli) a seguito dell’audizione di Ilaria Lombardi, funzionaria della Regione: “Il trasferimento non è neanche previsto negli atti di programmazione, nel Pal (il piano attuativo locale, ndr) della zona nord-ovest, come ci ha confermato ieri, per la direzione aziendale, Mauro Maccari”, ha detto Lombardi. La risposta è stata accompagnata dalla disponibilità dei commissari della maggioranza, a vigilare che non emergano novità discordanti. “Oggi in questa commissione è stato sancito che non esiste un’ipotesi di trasferimento della medicina nucleare in altra sede rispetto all’area delle Apuane”, ha osservato Quartini. “Se si modificasse qualcosa, la commissione dovrà essere attenta, disponibile a riconoscere questa eccellenza e sostenerne la permanenza in quell’area”.
Scaramelli (Pd) convoca d’urgenza la commissione Sanità per approvare la proposta di legge sull’accoglienza: “La Toscana sta con gli ultimi”
Il presidente Scaramelli convoca d’urgenza la commissione Sanità per evadere il testo di legge fortemente voluto dal governatore e dalla giunta per garantire un ombrello per continuare ad offrire assistenza anche a chi è senza permesso di soggiorno e a chi l'assistenza la offre. “Ci sono dei momenti – spiega il presidente della commissione sanità Stefano Scaramelli - in cui il ruolo che ricopri pro tempore ti fa assumere delle responsabilità. Io me le prendo, a differenza di chi è al Governo che, determinando illegalità, vuole alimentare paure e insicurezze nei cittadini. Ecco perché ho convocato per la giornata di domani la commissione che guido per evadere un testo di legge che fa della Toscana la terra di solidarietà e assistenza verso tutti, compresi gli ultimi degli ultimi. Daremo una risposta forte per aiutare chi, anche a causa del decreto del Governo, da queste ore si trova per strada o fuori da centri di accoglienza umanitaria e consentire l’assistenza sanitaria e sociale a chi, indipendentemente da dove proviene o dal colore della pelle, ha bisogna di assistenza in quanto è una persona. A partire da donne, bambini e anziani. Nel farlo- prosegue Scaramelli- daremo sostegno e supporto anche al mondo del volontariato e del terzo settore che sarà chiamato a dare il proprio impegno e la propria disponibilità. La Toscana è terra di tradizioni democratiche e sociali e non vogliamo sfidare il Governo su questo tema, ma vogliamo fare della nostra Terra una Terra di inclusione e di aiuto verso l’altro, verso chi ha bisogno, consapevoli che l’altro non è mai un insidia ma sempre e comunque una persona da aiutare.
Il Governo- conclude il presidente Scaramelli-, nel mettere in strada migliaia di "poveracci" vuol far credere ai poveri che loro siano la causa dei loro problemi, determinando così paura e insicurezza. A chi ricopre ruoli istituzionali non compete creare paure ma risolvere i problemi e dare sicurezza, quella vera. Siamo la Toscana, la terra che per prima nel mondo ha abolito la pena di morte e prima di ogni altra Regione vuole dimostrare di essere all’altezza della propria storia, dei propri valori e della cultura solidale che ci appartiene”. Per la legge che sarà domani sul tavolo della Commissione sanità sono stati stanziati 2 milioni di euro.
Il Consigliere Paolo Marcheschi (Fdi): "Blitz di Rossi per far approvare in Commissione la legge salva-clandestini. Chiedo al Presidente Giani di impedire questo grave strappo"
“Vero e proprio blitz del Governatore Rossi, con Scaramelli e Pd che fanno da “zerbino” alla Giunta, per far approvare in Commissione la legge “salva-clandestini”. La loro priorità non sono i poveri toscani e le liste d’attesa ma la sistemazione degli immigrati. Rossi, approfitta del decreto sicurezza, per “scippare” poteri alle Prefetture e impadronirsi politicamente del problema, trattando singolarmente con i singoli sindaci e le cooperative. Non esiste un’emergenza, esiste invece l’esigenza del Pd di accaparrarsi il business degli immigrati” denuncia il Capogruppo regionale Paolo Marcheschi (Fdi).
“Ho scritto una lettera al Presidente del Consiglio Giani spiegando che la procedura d’urgenza non esiste, le proposte di legge dovrebbero seguire un iter specifico, con l’audizione delle parti interessate dove si capisce l’entità del problema e poi spazio agli emendamenti. Questo blitz di convocare in tutta fretta la Commissione Sanità, per far votare la proposta di legge a scatola chiusa, è uno strappo alle regole che Giani deve impedire. L’Assemblea non può soltanto ratificare quello che fa il Governatore Rossi. Scriverò anche ai sindaci a cui è negata la possibilità di essere ascoltati in Commissione, come avviene invece per ogni legge. Evidentemente, quando si parla di profughi, per il Pd non esistono regole.” annuncia Marcheschi.
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