Re Magi e Befana uniti nella solidarietà a Pontedera

La tradizione cristiana ci racconta che i Re Magi, in cammino, bussarono alla porta di un’anziana signora per chiederle la strada da fare per poter raggiungere e rendere omaggio al neonato Bambin Gesù. Chiesero alla vecchietta di unirsi a loro ma lei non volle accettare. Più tardi se ne pentì ed usci cercando di ritrovare i Re Magi. Bussò ad ogni porta, lasciando un dono per ogni bambino, sperando che uno di loro potesse essere Gesù. I bambini, sapendo che sarebbe passata la vecchietta a lasciare un dono, presero a farle trovare fuori dalla porta delle scarpe, pensando che potessero servirle dato il tanto camminare. La Befana, per ringraziarli, non prendeva le scarpe ma le riempiva di doni per premiare la generosità dei bambini.

Dopo duemila anni da quella notte i Re Magi e la Befana, il sacro e il profano, tornano nuovamente ad incontrarsi domenica 6 gennaio in Piazza Duomo a Pontedera. Con i bambini, nel segno della solidarietà. La manifestazione è infatti organizzata dall'Assessorato al Sociale, dalle associazioni caritatevoli riunite intorno al Tavolo del Cibo e dalla Parrocchia del Duomo. Dalle ore 15 fino alle 17 nei locali dell'oratorio di via della Misericordia e successivamente in Duomo arriveranno i Re Magi. Saranno raccolti giochi da distribuire nei giorni successivi ai bambini più bisognosi della città. Alle 17:30 arriverà poi la Befana su un carro messo a disposizione dal Carnevale dei Ragazzi e ai presenti saranno offerte delle Calze confezionate dalla Croce Rossa di Pontedera e dal bar Il Duomo. La manifestazione si concluderà con un piccolo rinfresco nell’Oratorio curato da Don Massimiliano e dai giovani della parrocchia. "Abbiamo voluto anche quest'anno in occasione delle Feste di Natale - spiegano Marco Cecchi, assessore al sociale ed Eugenio Leone del Banco Alimentare - organizzare un momento di ritrovo e di svago per i bambini con l'aiuto di quelle realtà e di quelle associazioni che si dedicano alle attività di sostegno verso le famiglie bisognose. "

Fonte: Comune di Pontedera

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