“Etica, passione e conoscenza sono i presupposti sui quali si fondano ricerca e impresa. A questi aggiungerei anche il coraggio e la curiosità, altre due qualità fondamentali per il successo di ricercatori e imprenditori”. Lo ha detto il fisico Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’IIT Istituto Italiano di Tecnologia, nel suo discorso di ringraziamento dopo aver ricevuto a Palazzo Incontri Firenze 'La Chiave dell’Unione’ promossa dalla UISI Unione Imprese Storiche Italiane, associazione che abbraccia le marche ultracentenarie del Made in Italy.
Milanese di nascita, 56 anni, Roberto Cingolani dal 2005 dirige l’IIT Istituto Italiano di Tecnologia, fiore all’occhiello della ricerca italiana che dopo appena 10 anni può vantare oltre 700 brevetti, 18 spinoff che hanno creato più di 100 nuovi posti di lavoro e centinaia di progetti in collaborazione con le imprese. Cingolani è considerato tra i maggiori esponenti del mondo nel campo delle scienze dei materiali e delle nanotecnologie, occupandosi anche di robotica e di intelligenza artificiale.
“Credo che tutto quello che riguarda produzione, innovazione e industria – ha aggiunto Cingolani - non possa fare a meno di tecnologie intelligenti che migliorino le capacità di manifattura e che soprattutto aiutino i lavoratori, rendendogli la vita più facile. Nell’integrale, credo che questa sia la strada obbligata di qualsiasi manifattura avanzata. Perché l’innovazione è la base di qualunque sistema produttivo e non c’è niente di meglio di un connubio tra innovazione e tradizione culturale. L’istituto Italiano di Tecnologia è molto Made in Italy come idea, come concetto e come orgoglio, siamo quindi accomunati a quell’eccellenza industriale che tiene in piedi questo Paese e che andrebbe premiata, supportata e aiutata più di quanto non si faccia adesso”.
Fonte: Ufficio stampa
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