Richiesto il rinvio a giudizio per l'ex ministro Luca Lotti nell'ambito dell'inchiesta sul caso Consip. La Procura di Roma ha anche chiesto il processo per l'ex comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette, il generale dell'Arma Emanuele Saltalamacchia, l'imprenditore Carlo Russo, Filippo Vannoni, l'ex maggiore del Noe Gian Paolo Scafarto e l'ex colonnello dell'Arma, Alessandro Sessa.
Nei confronti di Lotti i pm di piazzale Clodio contesta il reato di favoreggiamento così come per Saltalamacchia e Vannoni. Per Del Sette il reato ipotizzato è quello di rivelazione del segreto d'ufficio, a Russo i pm, invece, contestano il reato di millantato credito. Scafarto rischia il processo per l'accusa di rivelazione del segreto d'ufficio,falso e depistaggio. Quest'ultima fattispecie è contestata a Sessa. Nei confronti di Tiziano Renzi la procura, nell'ambito della chiusura dell'indagine il 29 ottobre scorso, ha sollecitato l'archiviazione.
Lotti su facebook: "Il tempo è galantuomo"
Due anni fa, quando sono iniziate le indagini per il cosiddetto “caso Consip”, mi sono stati contestati il reato di rivelazione del segreto d’ufficio e il reato di favoreggiamento che avrei commesso in favore dell’ex ad di Consip Luigi Marroni.
Oggi prendo atto con soddisfazione che la Procura della Repubblica ha chiesto l’archiviazione per uno dei due reati, ossia la rivelazione del segreto d’ufficio. Confido che il successivo corso del procedimento - già a partire dall’udienza preliminare - consentirà di accertare l’infondatezza anche della residuale ipotesi di reato.
A chi è garantista a giorni alterni, a chi strumentalizza la giustizia a soli fini politici, a chi preferisce fare processi sui giornali e non nelle Aule dei Tribunali, a chi spara sentenze ancora prima che un normale processo abbia inizio, mi limito a dire solo questo: non perdiamoci di vista perché, lo ripeto sempre, il tempo è galantuomo.
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